La notizia è rilevante, perché cambia il modello di business di una delle società più importanti del settore food delivery in Europa. In Spagna Glovo ha comunicato di aver assunto 14mila rider, aggiungendo che non collaborerà più con i lavoratori autonomi. Secondo la stampa nazionale soltanto Uber Eats continuerà a coinvolgere rider senza assumerli. Ma perché è successo questo? Si tratta della conseguenza di una legge che Madrid ha approvato per tutelare questi lavoratori e che impone alle società di assumere queste persone con regolare contratto.
Cosa impone la società spagnola alle società di food delivery su rider e contratti?
La norma in questione non è nuova. Risale al 2021 e infatti per non essersi finora adeguata Glovo era stata multata. Fondata a Barcellona più di dieci anni fa, è uno dei player che è riuscito a sopravvivere alla crisi che ha investito il settore dopo gli anni della pandemia. Prosus ha acquisito Just Eat e DoorDash ha acquisito Deliveroo per citare le due operazioni più importanti degli ultimi tempi.

L’offerta di Glovo ai rider
I 14mila rider che sono stati assunti rappresentano dunque un importante cambiamento per il mercato spagnolo. D’altra parte i sindacati hanno evidenziato che Glovo aveva proposto contratti a 34mila persone che hanno lavorato per l’azienda tra 2021 e 2024: in molti hanno rifiutato perché le condizioni non erano vantaggiose.

Glovo è stata più volte criticata dal governo spagnolo per bocca della ministra del lavoro Yolanda Diaz: «Le aziende non erano abituate a sentirsi dire di no – scriveva su X alcuni mesi fa -. Glovo pensava di poter agire al di fuori della legge. Questo Ministero non è subordinato alle grandi corporazioni, ma opera per garantire i diritti».