Un piano di ristrutturazione aziendale che vale 1 miliardo di dollari e che prevederà un nuovo round di licenziamenti e centinaia di chiusure di negozi, specie in Nord America. Starbucks ha annunciato tramite il Ceo Brian Niccol che non è ancora terminato il periodo dei tagli. Ricordiamo che all’inizio del 2025 1.100 dipendenti erano stati mandati a casa.

Cosa sta succedendo a Starbucks
La società ha deciso di chiudere l’1% dei propri store Oltreoceano: in numeri sono circa 500 chiusure. Il Ceo ha inoltre spiegato che saranno licenziati 900 dipendenti non addetti alle vendite. Alla fine del 2024 il personale dell’azienda contava su circa 16mila persone. «Prevediamo di avviare una contrattazione sugli effetti per ogni punto vendita sindacalizzato interessato, come abbiamo fatto altrove, in modo che i lavoratori possano essere trasferiti in un altro punto vendita Starbucks in base alle loro preferenze», ha spiegato in una nota Starbucks Workers United, che rappresenta migliaia di lavoratori in oltre 600 caffetterie del brand.
Da inizio anno il titolo di Starbucks ha perso l’8%. Nei piani c’è la volontà di riportare i clienti a trascorrere più tempo nei locali: il brand si è posizionato in passato proprio come luogo in cui trascorrere tempo, leggere e lavorare. Alla chiusura dei locali seguirà in parallelo una ristrutturazione di quelli che rimarranno operativi, proprio per rendere gli ambienti più confortevoli.

Quanto sta aumentando il costo del caffè?
Allargando lo sguardo non si può d’altra parte ignorare i costi della materia prima di Starbucks, il caffè. I dazi al 50% imposti contro il Brasile stanno riducendo l’offerta negli USA e di conseguenza i prezzi salgono. La situazione è complessa anche in Italia dove da tempo si teme che la nuova normalità potrà essere l’espresso a 2 euro.
A pesare sono anche gli effetti dei cambiamenti climatici, come si è verificato pure nel caso del cioccolato. «L’aumento del costo del caffè nel 2024 è stato oltre il 70 per cento rispetto all’anno precedente e il 2025 è iniziato con un’ulteriore tensione sui mercati con incrementi ancora superiori», ha detto Carolina Vergnano, Ceo di Caffè Vergnano. Come si legge sulla stampa di settore, i prezzi del caffè arabica hanno superato i 4,40 dollari per libbra, un aumento di oltre il 300 % rispetto a meno di due anni fa e più del doppio della media decennale.