Per il nostro longform domenicale, Filippo Negri, co-founder di Glickon ci spiega come la sua startup sia riuscita a sfruttare complessi algoritmi e AI per trasformare il luogo di lavoro in un posto migliore
Era marzo del 2014. Filippo Negri si trovava negli Stati Uniti per lavoro. Non è il classico startupper, ha sempre lavorato nel mondo della diplomazia, con la passione per la tecnologia ma non è un nerd. Come milioni di ragazzi è passato dall’esperienza frustrante della ricerca di lavoro. «Fare application per cercare lavoro è un’esperienza pessima, un processo noioso di data entry, campi ripetuti da compilare per poi ricevere nel 99% dei casi la classica risposta preconfenzionata, “grazie ma non sei stato selezionato”». Per Filippo c’era anche un problema aggiuntivo. «Avendo studiato in Svizzera il mio voto di laurea era espresso in decimi non in centesimi, e non riuscivo mai a compilare i form» racconta sorridendo. Da questa frustrazione nasce l’idea di Glickon, società italiana leader nel mercato software dell’HR fondata da Filippo Negri, Matteo Corte, Davide Griffon e Matteo Bersanelli. L’intuizione semplice e geniale. Essendo un appassionato di gaming, l’idea fu quella di trasformare l’esperienza di recruitment in una sorta di trivial pursuit, una challenge tra candidati per mostrare le proprie competenze ed alleggerire il lavoro degli HR nella scrematura dei curriculum. Mark Glickman, professore di statistica all’Università di Harvard, ha collaborato allo sviluppo dell’algoritmo Glicko-2 basandosi sull’esperienza di gioco degli scacchi e di Go.
Il gaming nel recruitment
L’HR di un’azienda, utilizzando il software Glickon, ha la possibilità di entrare nella propria area riservata ed utilizzare delle esperienze di gioco studiate per determinate posizioni. Se l’azienda è alla ricerca un community manager o di un procurement, il software propone delle domande specifiche, delle simulazioni. Ad esempio, come ti comporteresti nella situazione X? Che soluzione adotteresti per risolvere il problema Y? L’azienda ha la possibilità di caricare dei video o audio, per spiegare meglio il contesto lavorativo, dopodiché il candidato, avendo un’idea chiara della posizione vacante, partecipa al gioco. Quasi ogni tipo di application termina con un quesito aperto del tipo “perché vorresti lavorare per noi?”. L’algoritmo di Glickon è in grado di analizzare il sentiment del testo, estrapolare le parole chiave, analizzare i termini usati e restituire all’HR un fotografia alquanto completa che aiuta nella scrematura delle centinaia, a volte migliaia, di curriculum ricevuti.
Alla fine dell’esperienza di gaming verrà prodotto un fit index che aiuterà l’HR ad individuare i candidati migliori. Perché il gioco è importante? Perché spesso un curriculum non riesce a valorizzare tutti i punti di forza di un candidato e questo può creare problemi nel lungo periodo. «C’è un dato che mi fa sempre riflettere. Nell’arco della nostra vita trascorriamo oltre 90mila ore lavorando. Ma, in questo tanto tempo che trascorriamo al lavoro, siamo davvero felici?», si chiede il Ceo. Secondo una ricerca pubblicata dall’Osservatorio Glickon, il 46% degli intervistati afferma di essere disposto a cambiare lavoro in nome della felicità anche rinunciando ad una parte economica. Il 65% afferma di aver vissuto con felicità il momento delle dimissioni. Dati che trovano facile riscontro con l’attualità legata alle grandi dimissioni sia negli Stati Uniti che in Europa.
Glickon e la ricerca del lavoro perfetto
Lo slogan di Glickon è “work better, live better”. L’obiettivo dell’azienda è molto ambizioso, attuare una trasformazione culturale nel mondo del lavoro permettendo al candidato di fare scelte consapevoli e all’azienda di individuare il candidato giusto. Trovare l’equilibro vuol dire evitare frustrazioni, insoddisfazioni, che usualmente si trasformano in problemi da gestire per l’azienda. Per questo motivo il supporto di Glickon non si limita alla selezione del personale, ma offre un monitoraggio continuo della situazione interna dell’azienda in modo da poter fornire dati sempre aggiornati al management.
Almeno una volta l’anno le grandi organizzazioni inviano delle survey aziendali ai dipendenti per misurare il clima, valutare i rapporti tra colleghi, le problematiche, i miglioramenti praticabili. Nel mese di aprile Glickon ha annunciato l’acquisizione della tecnologia ed del know how di Teamsight, un startup specializzata in people analytics. Grazie a questo ulteriore sviluppo, sarà possibile incrociare i risultati dei sondaggi aziendali con i dati che possono essere estrapolati ad esempio dal numero dei messaggi nelle chat aziendali o dalle mail e capire dove si formano dei colli di bottiglia nel flusso d’informazioni, quali sono i reparti e le persone che interagiscono più frequentemente, e questo consente al management di disporre di informazioni puntuali sulle quali prendere decisioni, anche in modo automatico. L’intelligenza artificiale ha sicuramente aiutato lo sviluppo di Glickon. Nel corso degli anni l’azienda ha potuto addestrare i propri algoritmi che oggi sono in grado di assistere l’HR nella produzione di testi in automatico per la ricerca di figure professionali specifiche.
Nel 2022 Glickon ha raccolto un round di finanziamento da 3 milioni di euro che permetterà all’azienda di crescere ulteriormente. Tra i loro clienti troviamo divere realtà internazionali come Technogym, Deloitte, Eni, Kpmg. «Vorrei che Glickon impattasse sempre di più sulla qualità di vita delle persone facendole lavorare in un contesto piacevole. Per ottenere questo offriamo uno strumento di supporto alla decisione del management, non solo delle risorse umane, perché riusciamo ad elaborare una potente fotografia», dice ancora Filippo.
L’innovazione che apporta Glickon nel mondo del lavoro può essere paragonata all’introduzione delle radiografia nella medicina. «Prima delle radiografie il medico si basata su quello che diceva il paziente. Con la radiografia si può vedere meglio, si possono incrociare i dati ed intervenire in modo più preciso” spiega Carlo Rinaldi, CMO di Glickon. «Ci proponiamo di attuare una trasformazione culturale facendo in modo che work better, live better non sia solo uno slogan ideologico. Con il nostro software siamo in grado di restituire una carta d’identità precisa sulla persona e sull’organizzazione».
Secondo il rapporto Gartner, Glickon risulta essere una delle soluzioni leader a livello mondiale come sistema di ascolto del feedback del personale. L’azienda italiana potrebbe fornire quel contributo importante nella “ricerca della felicità” riuscendo a matchare la persona giusta con l’azienda giusta e soprattutto ridurre al minimo le possibilità di dimissioni dovuta ad insoddisfazione e frustrazione.