Il sito Visual Capitalist specializzato nel rendere visibili i dati attraverso infografiche ha realizzato una mappa che rende evidente quali sono i mestieri in cui il rischio di prendere il Coronavirus è maggiore
Ci sono lavoratori che rischiano più di altri di prendere il Coronavirus, e purtroppo è una notizia nota. Quello che forse è meno noto è che è possibile tracciare un indice di rischio sulla base dell’analisi dei dati. E’ stato fatto negli Stati Uniti grazie ai dati raccolti dall’ Occupational Information Network (O*NET) e rielaborati da Visual Capitalist.
Ne emerge che il distanziamento sociale in ambito lavorativo è un lusso disponibile solo per il 29% degli americani. La situazione per il restante 71% è a dir poco incerta. Una parte significativa della popolazione ha perso il lavoro a causa di chiusure aziendali. Altre persone impiegate nei “servizi essenziali” hanno continuato a lavorare come al solito. L’infografica che vi proponiamo – usando le informazioni provenienti dall’Occupation Information Network – ci mostra dal punto di vista visivo quali sono le occupazioni in cui il rischio di contrarre il Covid è maggiore.
Metodo di indagine
Sono 3 i criteri che gli esperti hanno tenuto in considerazione:
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- Contatto con gli altri: Quanto questo lavoro richiede al lavoratore di essere in contatto con gli altri per poterlo svolgere?
- Vicinanza fisica: In che misura questo lavoro richiede che il lavoratore svolga compiti in stretta vicinanza fisica ad altri?
- Esposizione a malattie e infezioni: Con che frequenza questo lavoro richiede l’esposizione a condizioni pericolose?
A ciascun criterio è stato assegnato un peso uguale, quindi i punteggi sono stati aggregati per arrivare a un punteggio di rischio COVID-19 finale compreso tra 0 e 100, dove 100 rappresenta il rischio più elevato possibile. I lavori con un punteggio di rischio inferiore a 0,5 sono stati esclusi da ulteriori analisi.
Per restringere l’elenco, sono stati rimosse la maggior parte delle occupazioni che occupano meno di 20.000 persone. Dall’elenco rimanente, sono state infine selezionate 100 professioni note ed è stato inserito il reddito medio annuo e il numero di lavoratori associati.
Risultati non troppo scontati
Sebbene alcuni risultati siano ovvi (ad esempio, infermieri e paramedici hanno una maggiore possibilità di esposizione al virus rispetto ad avvocati e sviluppatori web), il lavoro fatto sui dati consente di assegnare una cifra più precisa al livello di rischio di ciascuna occupazione riconoscendo chi è in prima linea.
Per vedere il lavoro completo potete andare sul sito Visual Capitalist.