In un discorso pronunciato ieri dal presidente francese Macron, il capo dell’Eliseo si è rivolto non soltanto ai propri cittadini ma a tutta Europa. Come più volte fatto nel corso di questi anni, il capo di Stato ha affrontato il tema della Difesa con un avvertimento: «La nostra generazione non godrà più del dividendo della pace». Con il disinteresse (strategico?) di Washington rispetto agli affari europei soprattutto in Ucraina, l’Unione Europea sta vivendo giorni complessi.
Oggi, 6 marzo, è in programma a Bruxelles un Consiglio europeo straordinario che affronterà la situazione di Kiev e le mosse che il Vecchio continente dovrà compiere nell’ipotesi sempre più concreta che Washington sospenda definitivamente gli aiuti militari (per ora lo stop è solo temporaneo).

Quante testate nucleari ha la Francia?
Come riportato in questo articolo dell’ISPI, sarebbero 12.512 le testate nucleari strategiche esistenti nel mondo. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio della Guerra fredda si è molto discusso della deterrenza nucleare e della situazione che rapidamente si è venuta a creare con la corsa agli armamenti. La mutual assured destruction (MAD) è stata coniata come espressione nel 1963 dall’allora segretario per la Difesa statunitense McNamara per indicare una sorta di equilibrio del terrore nel quale, pur avendo la possibilità di distruggere il nemico, USA e URSS non avrebbero mai dato vita a un conflitto nucleare perché le conseguenze sarebbero state devastanti per ciascuna parte.
«L’avvenire dell’Europa non si decide né a Washington né a Mosca – ha detto di nuovo Macron nel discorso delle scorse ore -. Sì, la minaccia torna da Est e, in un certo senso, l’innocenza degli ultimi trent’anni dalla caduta del muro di Berlino è ormai finita». Da settimane si parla dell’ipotesi messa sul tavolo da Parigi: essendo una potenza nucleare, la Francia potrebbe condividere il proprio scudo con i Paesi membri. In Europa, stando ai dati, è lo Stato con il maggior numero di testate: 290.
Nonostante Brexit, anche la Gran Bretagna è coinvolta nelle trattative per continuare a sostenere l’Ucraina. Il Regno Unito conta su 225 testate atomiche. Ma la maggior parte delle armi sono nelle mani di Russia (5889) e Stati Uniti (5244). Altri dati ripresi dall’Archivio Disarmo riferiscono che le restanti potenze nucleari al mondo sono Cina (con 350 testate), Pakistan (165), India (160), Israele (90) e Corea del Nord (45).
Cosa sappiamo su Rearm Europe
In Europa la settimana è stata monopolizzata dal dibattito attorno al progetto Rearm Europe. La Commissione Europea ha annunciato un piano da 800 miliardi di euro, anche se al momento non c’è un accordo su come trovare le risorse e su come strutturare una Difesa europea: sarà composto un esercito o si potenzieranno soltanto quelli nazionali? Sul magazine abbiamo intanto approfondito la questione analizzando i numeri e le tecnologie delle startup defense tech.