Quando ha aperto le candidature per entrare nel team di DOGE Elon Musk è stato esplicito: QI elevato, almeno 80 ore di lavoro settimanali e scordarsi il part time. A poco più di due settimane dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, il Ceo di Tesla sta proseguendo con il proprio lavoro nel Dipartimento dell’efficenza, tagliando giorno dopo giorno le spese e stracciando contratti governativi da decine di milioni di dollari.
Un’inchiesta di Wired ha voluto fare luce su chi lavora dietro le quinte di DOGE: è emerso che i sei profili identificati hanno tra i 19 e i 24 anni, sono ingegneri e conoscono da tempo l’imprenditore sudafricano. A stupire, secondo la testata, è il fatto che nessuno di loro abbia mai avuto a che fare con esperienze governative.
Gli obiettivi di DOGE
Si tratta di un dipartimento cucito addosso a Elon Musk, un imprenditore che non si è mai fatto scrupoli quando si trattava di tagliare e licenziare. Lo ha fatto subito dopo aver acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari nel 2022 e lo ha fatto nel 2024 mandando a casa migliaia di dipendenti di Tesla. Ma potrà funzionare questo approccio anche in ambito governativo?
L’obiettivo originario di Musk è consentire alle casse federali di risparmiare 2 trilioni di dollari. Cifra difficile da inquadrare e che è stata poi ridimensionata dallo stesso imprenditore. Su X, ogni giorno, il profilo di DOGE aggiorna gli utenti dei contratti cancellati e dei risparmi ottenuti. Chi rende possibile però tutto questo?
Chi lavora per Musk in DOGE
I nomi finora identificati da Wired sono quelli di Akash Bobba, Edward Coristine, Luke Farritor, Gautier Cole Killian, Gavin Kliger, ed Ethan Shaotran. Oltre ad aver messo le mani sui contratti governativi, il team di Musk, secondo quanto riferito dalla CNN, avrebbe tentato di accedere a database contenenti informazioni sensibili e classificate.
«Quello a cui stiamo assistendo è senza precedenti perché questi attori, che non sono davvero funzionari pubblici, ottengono l’accesso ai dati più sensibili del governo», ha detto a Wired Don Moynihan, professore all’Università del Michigan. Tra i membri di DOGE, Akash Bobba ha cancellato il proprio profilo LinkedIn, ma in passato ha frequentato il Management, Entrepreneurship, and Technology program della UC Berkeley e ha lavorato in Meta e Palantir, quest’ultima fondata da Peter Thiel.
Edward Coristine ha invece trascorso qualche mese all’interno di Neuralink, la startup di Elon Musk impegnata nel settore dei chip da impiantare nel cervello umano; Luke Farritor ha un passato in SpaceX, altra azienda dell’imprenditore sudafricano, e fa parte del programma Thiel Fellowship, sempre di Peter Thiel; Gavin Kliger ha lavorato nel colosso Databricks; Cole Killian invece in Jump Trading; Ethan Shaotran, infine, è il fondatore di Energize AI, sostenuta da OpenAI e ha partecipato a un hackathon di xAI.