La multinazionale danese Novo Nordisk non ha nemmeno avuto il tempo di festeggiare i risultati del primo semestre 2025 (fatturato aumentato del 18% e utile operativo è aumentato del 29%) che ha dovuto comunicare ai propri azionisti l’abbassamento delle previsioni per l’intero 2025.
Risultato? Titolo crollato in borsa di oltre 23 punti percentuali che lo hanno destinato a maglia nera dell’indice Stoxx Europe 600. Colpa, ovviamente, dell’incertezza apportata dai dazi voluti da Donald Trump contro l’Ue che dovrebbero colpire in modo assai duro proprio il comparto farmaceutico. Ma non solo.
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Le previsioni di Novo Nordisk per il 2025
Secondo Novo Nordisk la crescita delle vendite è ora prevista tra l’8 e il 14% (rispetto al precedente intervallo del 13-21%) e una crescita dell’utile operativo tra il 10 e il 16% (rispetto alla precedente previsione del 16-24%), entrambe a tassi di cambio costanti. La crescita delle vendite e dell’utile operativo, espressa in corone danesi, dovrebbe essere rispettivamente inferiore di 4 e 7 punti percentuali rispetto ai tassi di cambio costanti, principalmente a causa del deprezzamento del tasso di cambio USD/DKK.

La realtà guidata dal nuovo CEO Maziar Mike Doustdar teme di arrancare col suo prodotto farmaceutico Wegovy contro l’obesità nel mercato USA e di avere maggiori difficoltà nel piazzare, sempre nei 50 Stati a stelle e strisce, l’Ozempic per quanto riguarda la lotta al diabete.
L’azienda danese lamenta la concorrenza dei composti galenici
In particolare, lamenta l’azienda danese, il Wegovy negli Stati Uniti risente del “persistente uso” di composti galenici (venduti online o dalle farmacie) che utilizzano principi analoghi: “nonostante la scadenza del periodo il 22 maggio scorso di grazia concesso dalla Fda per i composti galenici, le ricerca di mercato realizzate da Novo Nordisk mostrano” che tali preparazioni “pericolose e illegali” continuano ad essere sul mercato.
“Molteplici entità continuano a pubblicizzare e vendere composti a base di Glp-1 (il principio attivo del Wegovy, ndr), sotto il falso pretesto di una ‘personalizzazione’”, sottolinea la società danese, precisando che sta perseguendo varie strategie, inclusi i contenziosi legali, “per proteggere i pazienti da farmaci contraffatti a base di semaglutide”.
Novo Nordisk afferma di essere “profondamente preoccupata” e sottolinea che negli USA “senza un intervento aggressivo da parte delle autorità di regolamentazione federali e statali e delle forze dell’ordine, i pazienti continueranno a essere esposti ai rischi significativi posti dai farmaci contraffatti a base di semaglutide realizzati con principi attivi farmaceutici esteri illeciti o non autentici”.
L’avvicendamento al vertice
Ma l’azienda è in difficoltà da parecchio. Come si anticipava, Novo Nordisk sarà ora guidata da Maziar Mike Doustdar, attualmente vicepresidente esecutivo delle operazioni internazionali, con effetto dal 7 agosto. Doustdar succederà a Lars Fruergaard Jorgensen, destituito a maggio dopo che le azioni della società hanno subito un calo superiore al 50% in 12 mesi.