Dopo la visita allo stabilimento di Benevento del ministro dei Trasporti la polemica è “servita”
X e altre piattaforme stanno ospitando l’ennesimo boicottaggio social nato da una polemica politica. Il protagonista è Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, che nei giorni scorsi ha visitato la sede di Pasta Rummo a Benevento. «Alla faccia di quelli che vogliono la farina di insetti, i vermi, i grilli, le cavallette, a quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea. Viva la nostra pasta», ha detto. Prevedibile il dibattito tra chi ha deciso di criticare Rummo per aver ospitato Salvini, che ha evidentemente sfruttato l’opportunità anche per un contenuto da campagna elettorale in vista delle elezioni europee di giugno, e chi si è invece messo dalla parte dell’azienda. Come spesso accade simili polemiche hanno un tempo di cottura abbastanza rapido e poi si scola (o scorda?) tutto quanto. Sul boicottaggio della Pasta Rummo si è espresso anche il titolare dell’azienda.
Pasta Rummo: boicottaggio tafazziano?
«Cosa avrei dovuto fare? Negare una visita al vice premier? Non l’ho mai fatto», si è difeso l’imprenditore Cosimo Rummo, a capo di un’azienda fondata a metà Ottocento e che nel 2022 ha fatturato 170 milioni di euro e conta 160 dipendenti. In Italia Rummo è una delle realtà leader del proprio settore. De Cecco ha un fatturato da 519 milioni di euro (2021) e se guardiamo a Barilla, uno dei brand di pasta italiana più famosi nel mondo, il fatturato del 2022 ha sfiorato i 4,7 miliardi di euro. In giorni in cui si discute molto di quanto le polemiche social finiscano con l’avvelenare il dibattito, tra condanne poco informate e insulti gratuiti, il boicottaggio social della Pasta Rummo è stato criticato proprio perché si tratta di una delle più importanti aziende italiane al centro di un’operazione tafazziana. Se vi piace la pasta (probabile) vi suggeriamo di leggere la nostra puntata di food startup in cui abbiamo fatto un giro tra i pastifici per capire tecnologie e innovazioni dietro a una delle eccellenze del made in Italy.