Rivian ha registrato perdite per 1,45 miliardi di dollari nel primo trimestre 2024. L’anno non era iniziato al meglio per la scaleup americana quotata in Borsa e specializzata nella produzione di pickup e van elettrici: come riportavamo su StartupItalia a febbraio l’azienda ha annunciato il licenziamento del 10% dell’organico. Come si legge su TechCrunch, a fronte degli ultimi dati è ragionevole attendersi ulteriori tagli ai costi nel breve termine.
Per Rivian la strada verso i profitti è lunga, con gli investitori ancora piuttosto scettici rispetto ai piani della società. Dopo essersi quotata nel 2021 con una IPO da oltre 100 miliardi di dollari, il titolo è calato di molto (mentre scriviamo si attesta poco sopra i 10 dollari). Nel Q1 del 2024 la casa automobilistica ha registrato entrate per 1,2 miliardi di dollari.
Quanto vende Rivian nel mercato USA?
Come si legge su Electrek, Rivian occupa al momento il 5% del mercato delle elettriche negli Stati Uniti con le consegne di veicoli che hanno sfiorato le 14mila unità nel primo trimestre, segnando un +71% rispetto ai dati dello stesso periodo del 2023. Nei piani della quotata è previsto un’accelerata sull’automazione nel processo di produzione: la chiusura temporanea dello stabilimento nello Stato dell’Illinois è servita proprio per riorganizzare gli ambienti e introdurre 600 soluzioni robotiche.
Rivian ha messo da parte i piani per costruire uno nuovo stabilimento in Georgia, per concentrarsi invece sulla fabbrica esistente. Con questa mossa l’azienda ha stimato un risparmio di 2,25 miliardi di dollari. L’R2, la nuova generazione di SUV, verrà prodotto in Illinois e dovrebbe arrivare sul mercato nel 2026 a un costo di 45mila dollari, mentre si sa di meno sul cronoprogramma della R3.
Per sistemare i conti l’azienda ha anche intenzione di aprire la propria rete di ricarica – Rivian Adventure Network – a veicoli elettrici di altri brand. Resta da capire se un non improbabile taglio dei costi andrà a ripercuotersi nuovamente sull’organico: la casa automobilistica ha licenziato finora nel 2022, nel 2023 e a febbraio 2024.