Ryanair in lite con Aena, la società che gestisce quasi tutti gli scali della Spagna, per le tasse aeroportuali. Così la compagnia di voli aerei low cost ha annunciato la riduzione di migliaia di voli e il taglio di un milione di posti in Spagna durante la stagione invernale (che inizia a fine ottobre di quest’anno e terminerà gli ultimi giorni di marzo del 2026). Una sforbiciata che si aggiunge agli 800 posti già tolti dalle vendite nella finestra estiva, quella di picco.
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Le chiusure di Ryanair in Spagna
Intanto, la low cost ha anche deciso di tenere chiuse le basi di Valladolid, in Castiglia e Leon, e di Jerez, in Andalusia. Quella di Santiago, in Galizia, verrà soppressa del tutto, con la cancellazione di tutti i voli diretti a Vigo e a Tenerife nord, alle Canarie. Ad annunciarlo è stato Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, la compagnia principale del gruppo omonimo che comprende anche Malta Air, Lauda e Buzz. Ulteriori tagli sono previsti anche nelle Asturie, Santander e Saragozza e nel resto dell’arcipelago delle Canarie. Per Wilson la ragione dei tagli è che le tasse aeroportuali imposte dall’ente spagnolo di gestione aeroportuale Aena sono eccessive e poco competitive.
La replica di Aena
l presidente e Ceo di Aena, Maurici Lucena, accusa Ryanair di mettere in atto una «strategia di estorsione» e di esercitare «una costante pressione pubblica sui governi centrali e regionali al fine di ottenere benefici economici a breve termine a spese dei contribuenti e della sostenibilità a lungo termine del sistema aeroportuale».