Ryanair farà ricorso contro la la sanzione di 1,34 milioni di euro che le ha inflitto l’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato (Agcm) nell’ambito dell’indagine sul modello distributivo al consumatore di Ryanair.
In particolare, la compagnia aerea contesta all’Agcm di sostenere «falsamente che semplici documenti interni di reportistica costituiscano un ´business plan’ per l’Italia» e di affermare «erroneamente che Ryanair avrebbe ´omesso’ di fornire tale presunto business plan´ all’Agcm».
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La sanzione dell’Agcm
La multa che l’autorità garante ha inflitto alla compagnia aerea irlandese risale al 29 luglio ma è stata pubblicata nel bollettino ufficiale oggi. Per l’Agcm, Ryanair ha fornito informazioni inesatte e incomplete nel corso di un’istruttoria sulle modalità di vendita dei biglietti aerei tramite agenzie di viaggio, fisiche e online.
Ma l’indagine era partita nel 2023, quando l’Agcm aveva aperto il procedimento A568, ipotizzando un abuso di posizione dominante da parte del vettore irlandese. Secondo l’Autorità, Ryanair avrebbe ostacolato le agenzie di viaggio impedendo loro l’acquisto diretto dei biglietti dal sito ufficiale della compagnia e applicando condizioni peggiorative sui sistemi di distribuzione globale (GDS). Una strategia che avrebbe favorito le vendite dirette sul portale Ryanair, limitando la concorrenza nel mercato dei servizi turistici e penalizzando i consumatori.
Successivi accertamenti, anche con la collaborazione dell’autorità irlandese CCPC, hanno invece dimostrato che la compagnia disponeva di piani e analisi di mercato non trasmessi all’Autorità.
L’Agcm ha quindi contestato a Ryanair una condotta “gravemente negligente e facilmente evitabile”, configurando una violazione dell’articolo 14 della legge 287/1990.
Nella nota che ha diffuso Ryanair si legge che la compagnia aerea «ha collaborato pienamente» a questa indagine dell’Agcm e «farà ricorso per annullare questa sanzione priva di fondamento».