Giovedì 10 luglio è prevista una giornata di sciopero nazionale nel settore aereo e aeroportuale, che durerà 24 ore (dalle 00:00 alle 23:59) e coinvolgerà personale di terra, addetti ai servizi di handling e di sicurezza e il personale di EasyJet.
Lo sciopero, confermato dal Ministero dei Trasporti, comprende una serie di proteste in tutto il territorio nazionale. Le motivazioni principali riguardano le condizioni di lavoro, la richiesta di maggiori garanzie contrattuali ed economiche, oltre che l’opposizione a recenti riorganizzazioni aziendali. Un maggiore impatto è previsto in particolare negli aeroporti più trafficati quali ad esempio Milano Linate e Malpensa, Venezia, Napoli, Cagliari e Palermo.
Leggi anche: IT-Wallet, quali sono i nuovi documenti in arrivo sul portafoglio digitale?
Lo sciopero aereo del 10 luglio e i disagi
Per EasyJet, si tratta di una mobilitazione nazionale che metterà a rischio decine di voli nazionali ed internazionali operati dalla compagnia britannica tra le più attive in Italia. Anche i servizi di assistenza a terra verranno interessati, con possibili rallentamenti o interruzioni nelle operazioni di imbarco, sbarco, rifornimento e movimentazione bagagli.
Oltre allo sciopero del 10 luglio, venerdì 11 luglio sono previsti disagi all’aeroporto di Palermo, dove il personale della società GESAP aderirà ad uno sciopero interregionale di 24 ore, indetto da FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL e UGL Trasporto Aereo.
Oltre a monitorare lo stato del volo tramite i canali ufficiali delle compagnie, l’avvocato Andrea Giordano, specializzato nella tutela del passeggero e co-fondatore con Piero Armetta di Rimborsamitu, spiega che al passeggero si applicano le tutele previste dal Regolamento CE 261/2004 con il diritto al rimborso che può variare tra 250 e 600 euro, a seconda della tratta del volo.

Diversamente, quando lo sciopero è promosso da personale esterno alla compagnia, come addetti ai servizi di handling, sicurezza, o dipendenti aeroportuali (es. SEA, Swissport, GESAP, etc.), si tratta di un evento generalmente classificato come circostanza eccezionale. In questo caso il disservizio non comporta automaticamente il diritto alla compensazione pecuniaria (da 250 a 600 euro), in quanto si tratta di una circostanza eccezionale.
In base al Regolamento Europeo n. 261/2004, se il volo viene cancellato o subisce un ritardo prolungato a causa dello sciopero aereo, il passeggero ha, comunque, diritto a:
● Assistenza: pasti, bevande, comunicazioni e, se necessario, sistemazione in albergo con trasferimenti inclusi; due chiamate telefoniche/via fax/inviare una e-mail;
● Rimborso del biglietto o riprotezione su un volo alternativo.
Come presentare reclamo?
Il passeggero può presentare reclamo in due modi: contattando la compagnia aerea tramite il sito ufficiale (sezione rimborsi o claim) o via call center o allo sportello in aeroporto (se si è già lì) e compilare subito il Modulo UE per richiesta rimborso (di solito scaricabile dal sito della compagnia), conservando la carta d’imbarco o prenotazione, le comunicazioni di cancellazione (email/SMS), gli scontrini di eventuali spese sostenute.
Di norma, entro 7 giorni dall’annullamento, la compagnia deve emettere il rimborso sul metodo di pagamento originario. Se vengono proposti voucher, il passeggero li può rifiutare e richiedere un rimborso monetario.
In alternativa, si può affidare a claim company per far valere i propri diritti.
Il team di Rimborsamitu fornisce anche alcuni consigli pratici per i passeggeri in partenza o in arrivo il 10 luglio:
● Contattare la compagnia aerea per verificare lo stato del volo;
● Controllare l’elenco dei voli garantiti sul sito ufficiale di ENAC;
● Verificare lo stato dei voli tramite i siti web degli aeroporti;
● Conservare tutta la documentazione di viaggio, utile per eventuali richieste di rimborso o reclamo.