È l’ultima opzione a disposizione dei Paesi occidentali. L’Ucraina, sotto le bombe, la chiede a gran voce
L’Unione europea, al momento, prende tempo. L’Ucraina, invece, chiede a gran voce che la Russia di Vladimir Putin sia esclusa dal sistema Swift. Ancora nella serata di ieri, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è intervenuto dicendo che Kiev ’’chiede la disconnessione della Russia dallo Swift, l’introduzione di una no-fly zone sull’Ucraina e altre misure efficaci per fermare l’aggressore’’. Diversi Paesi sarebbero concordi: a Estonia, Lettonia e Polonia, secondo quanto riporta il Financial Times, si sarebbe unito un player di peso come il Regno Unito. La testata cita un funzionario di Londra secondo cui il premier britannico, Boris Johnson, spingerebbe “con molta forza” sui partner occidentali riuniti in conclave a decidere sanzioni perché Mosca sia estromessa dal sistema.
Che cos’è la Rete Swift?
Acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, lo Swift è la rete al centro dello scambio delle transazioni finanziarie a livello mondiale. Vi aderiscono oltre 11mila gli istituti di credito, localizzati in 200 Paesi, che fanno parte del sistema e si scambiano circa 40 milioni di codici al giorno che forniscono informazioni sull’istituto di credito di partenza del denaro, su quello di arrivo, sul Paese di origine e quello destinatario, oltreché sulla filiale interessata dallo spostamento di soldi.
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Chi fa parte del sistema riceve un codice Swift (chiamato anche Bic, Bank Identifier Code), ovvero un codice di sicurezza assegnato dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (da qui l’acronimo) che serve a identificare uno specifico istituto bancario: a ogni codice Swift, quindi, corrisponde una banca. Esserne estromessi significherebbe impedire ai correntisti degli istituti russi di portare avanti affari internazionali e ai correntisti di altri Paesi di fare affari in Russia.
Al momento, però, i Paesi occidentali tengono l’esclusione dalla rete Swift come ultima opzione. Tra le nuove sanzioni Usa contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina ci sono anche restrizioni ai prestiti sul mercato americano per tredici imprese ed entità russe, tra cui banche, società energetiche e dei trasporti: Sberbank, AlfaBank, Credit Bank of Moscow, Gazprombank, Russian Agricultural Bank, Gazprom, Gazprom Neft, Transneft, Rostelecom, RusHydro, Alrosa, Sovcomflot e Russian Railways.