L’Erasmus è sinonimo di studi all’estero, ma il Governo italiano ha deciso di declinare una versione anche per favorire la mobilità delle matricole tra gli atenei italiani. «Un Erasmus italiano accanto a quello europeo significa più possibilità di studio, più duttilità e maggiore offerta di percorsi innovativi – ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini -. Questo programma dà una prospettiva nuova alla mobilità degli studenti, centrata sulla valorizzazione dell’alta formazione nazionale».
Erasmus Italia: fondi e borse di studio
Erasmus Italia ha una dotazione di 3 milioni di euro per il 2024 e di 7 milioni per il 2025. «Le risorse – come si legge sul sito del ministero – sono destinate agli studenti iscritti a percorsi di laurea, laurea magistrale e a ciclo unico, che partecipino a programmi di mobilità sul territorio nazionale». L’importo massimo per ciascuna borsa di studio è di 1000 euro mensili e per accedervi le matricole non dovranno superare la soglia ISEE di 36mila euro.
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Chi parteciperà a Erasmus Italia potrà studiare in un altro ateneo nazionale dai 3 ai 6 mesi. Tra le prime ad aderire, l’Università di Pisa ha siglato convenzioni con Università di Napoli Federico II, Università degli studi di Padova, Università degli studi di Pavia, Università degli studi Roma Tre, Università del Salento, Università degli studi di Torino (la scadenza per fare domanda è fissata al 18 settembre). Per gli studenti interessati suggeriamo di consultare il sito del proprio ateneo per capire se ci sono possibilità e convenzioni per aderire a Erasmus Italia.