Alla JEE Spring Conference, organizzata da JEME Bocconi Studenti, hanno partecipato 120 studenti universitari da 16 Paesi europei
Quali confini disegna la nuova normalità post pandemia? E quali sfide ci aspettano? La JEE Spring Conference, organizzata da JEME, la Junior Enterprise dell’Università Bocconi, con il sostegno di JE Europe a Villa Fenaroli (Brescia), dal 6 all’8 maggio, è stata l’occasione per far incontrare con 120 studenti provenienti da tutta Europa. Workshop, momenti di networking e confronto, a faccia a faccia con la cultura, hanno visto impegnati i ragazzi nella definizione di nuove sfide dopo la pandemia e i nuovi confini di quella che, oggi, è una nuova normalità.
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I temi al centro della JEE Spring Conference
“Overcome the ordinary”, letteralmente “andare oltre la nuova normalità”, è stato il titolo di uno dei tanti workshop che si sono susseguiti durante le tre giornate di conferenza. Reinventare il proprio futuro post pandemia, con nuovi stimoli e opportunità, non è, certamente, semplice. 120 ragazzi, provenienti da diverse scuole europee, hanno provato a tracciare limiti e prospettive che il prossimo futuro potrebbe riservarci. Tra i presenti all’incontro, oltre al Rettore dell’Università Bocconi, Gianmario Verona, e all’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, Roberto Vittori, anche la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, che ha affermato: “La costruzione di un’Europa resiliente può avvenire solo se investiamo nelle menti brillanti della nuova generazione. Deve essere data loro l’opportunità di assumere la proprietà e il controllo del proprio futuro. Ed è per questo che il lavoro che voi, Junior Enterprises Europe, svolgete, fungendo da ponte essenziale tra i giovani e il mondo professionale, è così cruciale. Consentendo ai giovani di tutta Europa di discutere, condividere conoscenze ed esperienze e conoscere l’imprenditorialità e l’occupabilità, state gettando le fondamenta per i leader di domani”.
“Vogliamo condividere un messaggio e un’esperienza con la nostra generazione che, di fronte alle difficoltà della pandemia, non si fa abbattere, ma reagisce reinventandosi – sostiene Lidia Durbiano, presidente di JEME Bocconi Studenti – L’obiettivo è stato fornire a studenti da tutta Europa gli strumenti per farlo in diversi ambiti, attraverso le testimonianze di esperti che credono nella nostra generazione. L’organizzazione stessa dell’evento ha rappresentato una grande sfida per JEME e ha dimostrato la capacità dei ragazzi di saper collaborare, per raggiungere con determinazione un risultato al di fuori dell’ordinario”.
Gli studenti selezionati da Junior Enterprise, su 33.000 studenti appartenenti al JE Europe network, hanno l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo accademico e quello lavorativo. Durante la JEE Spring Conference hanno partecipato a quattro workshop di argomenti trasversali con relatori rilevanti nel panorama italiano ed europeo, che hanno avuto ad oggetto la raccolta fondi e il lancio di startup; la riorganizzazione post-pandemia; le città del futuro e il mondo phygital: argomenti di discussione tra personalità di spicco, tra le quali il Country President di AstraZeneca, i CEO di A2A e di JLL Italia, la managing director di Lundbeck Italia e diversi professori dell’Università Bocconi. Tra gli sponsor dell’evento: Leonardo Assicurazioni, Lundbeck, Roche, Europa Investimenti, Heritage Holdings, Mediolanum Private Banking, Bellini Nautica, BuildNN, CryptoBankers-Club, Sangiorgio Export, Dalla Bona S.p.A., Tgroup, SuperTrasporti e One Express.
“La funzione di questo contesto e questa associazione, capace di stimolare lo spirito imprenditoriale, è unica e molto importante – ha commentato il Rettore dell’Università Bocconi – Credo che voi abbiate nel vostro DNA di nativi digitali la resilienza, anche grazie alle sfide che affrontate in quanto Junior Entrepreneurs”.