Con percorsi formativi accessibili da remoto, Epicode forma i giovani sui temi del digitale richiesti, oggi, dal mercato aziendale
Lo startup studio Nana Bianca scommette su Epicode, la scuola che insegna online il coding ai giovani con l’obiettivo di colmare un gap di competenze digitali attraverso corsi brevi e intensivi che rispondono alle richieste del mercato del lavoro. “Gli obiettivi del progetto Epicode corrispondono alla mission che Nana Bianca si è data: sostenere l’incremento esponenziale dell’uso degli strumenti digitali nella vita di tutti i giorni e incoraggiare una cultura formativa orientata all’innovazione a prova di futuro”, ha affermato Paolo Barberis, co-founder di Nana Bianca.
Leggi anche: Nuovi mondi e nuovi versi. Ci vediamo a Firenze giovedì 30 giugno al #SIOS22 Summer Edition
Cosa fa Epicode
A un anno dalla nascita, Epicode ha chiuso, recentemente, un round A da 10 milioni di euro e, con la nascita di Career Acceleration Platform, ha unito alcune delle realtà più in crescita nel panorama ed-tech europeo. La nuova piattaforma, che opera in Europa, ha preso vita dall’unione di Epicode School (Italia) con Strive School (società fondata tra USA e Berlino, ed incubata da Y Combinator). Focalizzata in Europa, nel 2021 ha formato più di 1000 studenti. “Epicode nasce per accelerare la transizione verso un’economia digitale in modo inclusivo e sostenibile – commenta Ivan Ranza, CEO e Founder di Epicode – Siamo il punto di incontro tra chi vuole trovare lavoro nel mondo tech e le aziende che vogliono davvero innovare. L’obiettivo è diventare leader in Europa ed evolvere da coding bootcamp a Career Acceleration Platform”.
Epicode propone percorsi formativi da remoto di 6 mesi, strutturati, personalizzati e specializzanti. Si paga subito metà del costo del corso, mentre l’altra metà si pagherà quando si inizierà a lavorare. Lo studente può scegliere tra due lingue (inglese o italiano) e due discipline: Web o Dati. In base all’indirizzo scelto, è possibile personalizzare il percorso con diverse specializzazioni. Tra queste: cloud, cybersecurity, power BI, mobile, backend, frontend, Salesforce, AI e data science, al fine di soddisfare parte delle richieste oggi avanzate dal mercato. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio delle Competenze Digitali, relativi al mese di marzo 2020, su oltre 106 mila posizioni disponibili in ambito IT, circa 30.000 restano scoperte.
Perchè Nana Bianca supporta Epicode
“Negli ultimi due anni, è diventato ancora più evidente come il digitale per le aziende sia un asset di business e quanto confrontarsi con le sfide dell’innovazione digitale non sia più un’opzione, ma una necessità per restare competitivi in un mondo in continua trasformazione – spiega Alessandro Sordi, co-founder e CEO di Nana Bianca – Il team di Epicode, assieme a Strive School, ha perfezionato un modello molto efficiente e aderente alle esigenze delle aziende italiane: tempi brevi di formazione, di 6 mesi, un focus molto specifico su tecnologie e linguaggi utilizzati in azienda, in particolar modo nelle industrie, e sulle necessità della trasformazione digitale. Si tratta di una scuola di arti e mestieri che produce posti di lavoro con soddisfazione immediata di tutte le parti”.
La formazione dei nuovi professionisti del digitale, da un lato, e l’aggiornamento continuo dei professionisti tech dall’altro sono temi su cui Nana Bianca punta per sostenere i team che lavorano sulla transizione verso l’economia digitale anche attraverso una serie di altri progetti di formazione online come, ad esempio, 4Books, app di microlearning che elabora sintesi testuali e audio dei libri legati al mondo dell’economia, ma anche al benessere, alla crescita personale e alla comunicazione; Docety, startup che gestisce lezioni private online con coach specializzati in diversi campi di interesse, seminari e videocorsi; Schoolr, che organizza ripetizioni online per gli studenti, e Startupitalia, che con la sua Academy, supporta la crescita di talenti sui temi dell’innovazione. Pochi giorni fa, lo startup studio fiorentino ha anche siglato un accordo con Big Academy, scuola di alta formazione rivolta ai giovani manager che avranno la possibilità di approfondire il mondo dell’innovazione.