La memoria dell’Olocausto, una delle pagine storiche più buie del Novecento, vive ancora grazie ai sopravvissuti. Sono circa 245mila ad oggi, ma per alcuni di loro l’urgenza di non disperdere i ricordi di quell’orrore è talmente forte che grazie alla tecnologia hanno trasferito online questo patrimonio, a disposizione delle nuove generazioni, affinché nessuno dimentichi.
Tra le iniziative più recenti c’è Inside Kristallnacht, un progetto di realtà mista. Il sito è disponibile da pochi giorni ed è possibile interagire con l’avatar di Charlotte Knobloch, 92enne, sopravvissuta all’Olocausto. Come? Ponendole semplicemente qualsiasi domanda vi venga in mente.
Come funziona Inside Kristallnacht
La signora compare a schermo, seduta su una poltrona, mentre sorride all’utente. In basso è possibile scrivere una domanda in inglese. Le si può chiedere di parlarci della sua storia, di come fosse vivere sotto la Germania nazista. Oppure qual è il messaggio che vorrebbe trasmettere ai giovani. Insomma, si tratta di materiale prezioso per chiunque voglia approfondire la storia della Shoah e fare la propria parte affinché simili ingiustizie non capitino più.
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Cosa è stata la notte dei cristalli nella storia dell’Olocausto?
Come si legge su Axios, Charlotte non ha fin da subito compreso la potenza di questo strumento – un sito che le permettesse di incontrare virtualmente molte persone in tutto il mondo. Quando ha compreso a cosa avrebbe potuto dare forma si è subito messa in gioco, confidando i propri ricordi.
La notte dei cristalli, avvenuta tra il 9 e il 10 novembre del 1938, è entrata nella storia come una serie di violenti pogrom messi in atto contro gli ebrei in varie parti della Germania, dell’Austria e della Cecoslovacchia. Il nome – la notte dei cristalli – si deve ai vetri di vetrine e finestre distrutti dalla follia omicida dei nazisti e di Hitler.