Da questa settimana gli studenti del liceo Parini di Milano dovranno strisciare il proprio badge personale per entrare a scuola: la loro presenza verrà registrata automaticamente nel registro elettronico
“Benvenuto a scuola!” dice il monitor. La scuola dove studiarono Alessandro Manzoni e lo stesso Giuseppe Parini diventa hi-tech. Da questa settimana, infatti, gli studenti del liceo classico Parini di Milano quando entrano a scuola strisciano il proprio badge sui totem che la società Infoschool la piazzata all’entrata. Segnando così, automaticamente, la loro presenza in aula. L’appello, in classe, non serve più: una volta passato il badge personale le informazioni vengono trasmesse dalle colonnine dell’atrio al registro elettronico in cattedra.
Come funziona il badge
Sul monitor all’entrata appare la scelta “entrata” o “uscita”, e i ritardatari non potranno più appellarsi al buon cuore del personale scolastico che tiene il cancello aperto un minuto in più. Col badge tutto è monitorato, e la tolleranza per chi fa tardi è di 5 minuti. Chi sfora dovrà presentare la giustificazione per il ritardo. Anche se il badge snellisce il tempo dell’appello, i prof dovranno comunque fare attenzione che ai nomi sul registro corrispondano, poi, i banchi pieni, per evitare che il sistema del badge dia spazio ai “furbetti” che potrebbero farsi strisciare la tessera dai compagni per poi non presentarsi in classe.
Chi è l’azienda che distribuisce il servizio
Il Parini è il primo liceo milanese a dotarsi del badge scolastico. Ma è la prima scuola a farlo. Infoschool, la divisione del Gruppo Spiaggiari Parma che si occupa di prodotti per la digitalizzazione delle scuole, ha già distribuito badge in altre scuole e vari tipi di prodotti hi-tech. I badge erano arrivati al Liceo Scientifico Morin di Mestre già nel 2012, mentre all’Istituto Majorana di Brindisi la società ha fornito gli e-desk e altri dispositivi per la didattica digitale.