Parte la circolazione di monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote nelle aree pedonali di Milano e Torino.
Torino e Milano sono pronte a sperimentare per un anno la cosiddetta micromobilità elettrica, ossia l’uso di monopattini e di veicoli simili, come segway, hoverboard e monowheel. La loro circolazione sarà concessa nelle aree pedonali a velocità ridotta, mentre resterà vietata su strade con il pavè e nelle corsie preferenziali.
Dopo l’emanazione del decreto da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le due città hanno così dato avvio in contemporanea alla sperimentazione della micromobilità elettrica sul proprio territorio, ammessa solo per i maggiorenni e per i minorenni nel caso siano titolari di patente di categoria AM.
La sperimentazione a Milano
Dal 27 luglio, secondo quanto si legge dall’ordinanza del Comune di Milano, l’Amministrazione dà il via alla sperimentazione della micro mobilità elettrica a partire e ha definito le strade dove è consentita la circolazione di monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote.
Con questo provvedimento vengono recepite le linee guida previste dal Ministero dei Trasporti lo scorso 4 giugno. La sperimentazione avrà la durata di un anno.
“Un periodo per noi molto interessante. I monopattini e gli altri micromezzi elettrici, al pari delle biciclette, – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – contribuiscono a migliorare la qualità della mobilità urbana, a patto però che vengano presi sul serio da chi li usa. Non sono giocattoli e la strada non è una giostra, per questo siamo stati chiari nel definire gli ambiti dove possono circolare al fine di garantire la sicurezza di tutti. Chi li usa deve farlo con prudenza e attenzione per sé e per gli altri. Soprattutto, è bene ricordarlo, i marciapiede sono fatti per i pedoni”.
Le aree di circolazione
La circolazione dei micro veicoli di mobilità elettrica a Milano viene consentita nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari, su piste e percorsi ciclabili e ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari. Vietate le strade con la pavimentazione in sassi di fiume e le corsie preferenziali, anche in Zone 30. Il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità.
Altre restrizioni riguardano le strade dove siano presenti le rotaie dei tram, a meno che esse non si trovino in una sede stradale separata, nelle aree di parcheggio a fondo cieco, nelle gallerie pedonali. Per questi motivi vigeranno divieti specifici in alcuni tratti delle seguenti strade: via Case Rotte, corso Di Porta Vittoria, via Orefici, via Disciplini, Gattamelata, largo Raffaele Mattioli, viale Duilio, via Campo Lodigiano, via Cordusio, via Porlezza, largo Maria Callas, via Dante, via Larga, via Melone, via Del Carmine, via e vicolo Ciovassino via Olmetto, via San Simpliciano, vicolo San Giovanni Sul Muro, via Carlo Ottavio Cornaggia, via Ripa Di Porta Ticinese (area stradale), via Giuseppe Mazzini, via Gaetano Giardino, via Spadari, via Victor Hugo, via Cesare Cantù, via Armorari, via Broletto, via Tommaso Grossi, via Santa Margherita, piazza Della Scala (fronte Teatro alla Scala), via San Giovanni sul Muro, via dell’Orso, via Arco, via Santa Maria delle Grazie.
La sperimentazione ha avuto inizio dal 27 luglio, nelle strade pedonali mentre per le piste e corsie ciclabili e ciclopedonali e nelle Zone 30 bisognerà attendere la posa della segnaletica, come previsto dal decreto ministeriale. I cartelli stradali dedicati alla micromobilità elettrica previsti sono duecento.
La sosta dei monopattini e degli altri micromezzi è permessa negli stalli di sosta dedicati alle biciclette oppure a lato strada ove non espressamente vietata la sosta e in ogni caso mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo.
La sanzione per chi non rispetterà le regole della sperimentazione sarà di 26,99 euro, che scenderà a 18,20 se si paga entro cinque giorni.
A Torino
A Torino monopattini elettrici e segway potranno circolare nelle zone 30, nelle strade a velocità limitata a 30 km/h e nelle piste ciclabili e ciclopedonali: su proposta dell’assessora Maria Lapietra, la Giunta Comunale ha approvato il 26 luglio la delibera che autorizza la sperimentazione della cosiddetta micromobilità elettrica.
“Abbiamo inteso aderire a questa possibilità per offrire ai cittadini altre modalità di mobilità alternative e per agevolare il cosiddetto ‘ultimo miglio’ negli spostamenti intermodali – spiega l’assessora Maria Lapietra -. Si tratta di un servizio che si può integrare con quelli già attivi contribuendo così a diminuire l’uso dei mezzi più inquinanti aiutandoci a migliorare l’ambiente e la qualità dell’aria”
Monopattini e segway dovranno essere condotti esclusivamente da maggiorenni e minori in possesso della patente AM e potranno viaggiare alla velocità massima di 20 km/h utilizzando il necessario limitatore di velocità. I mezzi dovranno inoltre essere dotati di segnalatori acustici e il motore elettrico che li alimenta non potrà avere una potenza superiore a 500W.
Potranno essere parcheggiati nelle aree e negli stalli destinati alle biciclette e ai motoveicoli, in punti ove non ci siano interferenze con pedoni e altri veicoli e in altre aree di sosta che l’Amministrazione individuerà con apposite ordinanze.
L’utilizzo dei micromezzi
Da mezz’ora dopo il tramonto, per tutto il periodo di oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche lo richiedano, i mezzi sprovvisti o mancanti dei dispositivi utili alla segnalazione visiva, non potranno essere utilizzati ma solo condotti o trasportati a mano.
Dopo il tramonto del sole fino a mezz’ora prima del suo sorgere, inoltre, gli utilizzatori di monopattini e segway avranno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle autoriflettenti ad alta visibilità.
La sperimentazione, per la quale è stato stabilito un periodo massimo di 24 mesi, partirà dopo il posizionamento della prevista segnaletica e sarà accompagnata da una campagna informativa che si svilupperà in particolar modo in corrispondenza di infrastrutture di trasporto destinate allo scambio modale: stazioni ferroviarie, autostazioni, aeroporto.
Nelle prossime settimane poi la Città di Torino pubblicherà una manifestazione di interesse rivolta a operatori privati intenzionati a gestire nel territorio cittadino un servizio di micromobilità elettrica free floating.