La Green League Brandenburg ha ottenuto il blocco temporaneo dei cantieri a Grünheide, un piccolo comune alle porte di Berlino
Elon Musk aveva scelto Berlino per costruire la prima fabbrica di Tesla in Europa, ma in questi giorni l’Alta Corte Amministrativa di Berlino-Brandeburgo ha bloccato temporaneamente i cantieri su richiesta di un’associazione ambientalista. Il motivo? La nuova Gigafactory richiederebbe la deforestazione di un’area di 91 ettari a sud est della capitale tedesca. La Green League Brandenburg ha ottenuto così una prima (piccola) vittoria contro l’imprenditore che ha legato il suo nome alla mobilità elettrica, un settore che dovrebbe presentarsi a favore dell’ambiente e contro i cambiamenti climatici.
Leggi anche: Tesla non teme la grandine: “Questi pannelli solari resistono a urti a 160 km/h”
Un’auto elettrica val bene una foresta?
Il processo di disboscamento nell’area boschiva di Grünheide, piccolo comune alle porte di Berlino, era già in atto. Lo stop dei giudici in realtà non è definitivo, ma di natura cautelare: in attesa che la Corte si pronunci sul ricorso dell’associazione ambientalista, le toghe hanno deciso di sospendere i lavori per evitare che Tesla, nel frattempo, tagli tutti gli alberi necessari per far spazio a ruspe e cemento.
Leggi anche: Come funziona Starship, il razzo di Musk per la Luna e Marte
© Fonte: Wikimedia
Come ha riportato il Post la reazione di Elon Musk alle proteste degli ambientalisti contro la sua azienda non è stata delle più morbide. Il visionario che progetta un futuro interplanetario per l’umanità non ha risposto direttamente ai manifestanti, ma si è soltanto augurato – con una buona dose di sarcasmo – che la costruzione della Gigafactory in Germania non richieda lo stesso tempo dell’aeroporto di Berlino, opera avviata nel 2006 e ancora incompiuta. Per realizzare la nuova fabbrica di Tesla, l’imprenditore ha sborsato 41 milioni di euro, acquistando 300 ettari di terreno. Il piano industriale prevede l’assunzione di 12mila persone e la produzione di 150mila veicoli elettrici all’anno.
Leggi anche: La casa bunker ispirata alla Tesla del vetro rotto. Ci salverà dagli zombie?
Aggiornamento: Prima della polemica scoppiata per la deforestazione in Germania, il CEO di Tesla Elon Musk si era distinto per un’azione green quando, nell’ottobre scorso, aveva annunciato su Twitter di aver donato un milione di dollari per piantare un milione di alberi nel mondo.