Un ragazzo inglese ha raccolto in un libro la storia dei più famosi giochi anni ’90 ed ha aperto una campagna su Kickstarter: ha raccolto 218mila dollari in crowdfunding
Un libro pieno di illustrazioni e aneddoti esclusivi per raccontare i computer, le console e i videogiochi che hanno fatto la storia: dal Commodore 64, al Super Famicom, Sinclair ZX Spectrum. E l’ultimo progetto per spiegare cosa ha rappresentato il NES (Il Nintendo Entertainment System) per chi lo ha usato. Bitmap Books è l’idea di un ragazzo inglese, Sam Dyer, graphic designer che con la sua idea fa boom su Kickstarter.
Tutto è iniziato per amore di un Commodore
Dyer ha raccolto 218mila dollari con l’ultimo libro su Kickstarter. Due anni prima è uscito il primo libro della collezione, 53mila dollari, sempre in crowdfunding sulla stessa piattaforma, per parlare del primo amore della sua vita il Commodore 64: «Non so se ricordate il C64. Quando era in fase di caricamento per un gioco lo schermo si colorava con delle immagini. Ci volevano dieci minuti per avviare il gioco. Ricordo che da bambino stavo lì a guardare la scena affascinato» racconta a The Daily Dot.
La passione per i videogame non si spegne e Dyer pensa inizialmente di provare la carriera di game designer, ma alla fine sceglie diversamente e diventa grafico. Poi due anni fa per curiosità cerca dei libri sulla storia del Commodore 64 e scopre che tutti quelli in circolazione sono pieni di testo e privi di grafiche: «Ho pensato che sarebbe stato bello se qualcuno avesse pensato di fare un libro sul mondo dei videogiochi con molte immagini con tanta pixel art e poco testo. E ho iniziato a farlo io» spiega. Il successo del primo porta Dyer a scrivere il secondo, questa volta sceglie il NES, tanto lavoro e problemi nella fase di creazione.
9 mesi per farlo e lanciarlo
Il Nes è il Nintendo System Entertainment, console a 8 bit lanciata da Nintendo nel 1983. Tanti titolo di successo, tra cui il più celebre è Super Mario Bros:
La cosa più difficile è stata contattare tutti gli sviluppatori e i grafici che hanno realizzato i giochi illustrati. Ho fatto letteralmente stalking per avvicinarli
racconta Dyer che, tuttavia, non ha potuto contattare tutte le persone che avrebbe voluto, considerata una regola interna di Nintendo che non consente ai dipendenti dell’azienda di lavorare su progetti esterni “non ufficiali”: «C’è stato molto lavoro legale dietro per evitare di fare cose non autorizzate. Anche se trovo incomprensibile che Nintendo mi impedisca di parlare con il creatore di Mario Bros. Cosa potrebbe dirmi di nuovo da quello che ha dichiarato in tutti questi anni?».
La forza della nostalgia
Dyer ha superato l’empasse e riempito i vuoti nel libro con i commenti degli utenti che hanno vissuto quell’epoca e giocato a quei game. Il libro è pieno dei loro ricordi: «È qui che si manifesta la vera passione. Se hai voglia di scambiare aneddoti e storie su qualcosa che hai sperimentato da ragazzo, significa che ti ha davvero reso felice» conclude.