La miglior impresa italiana JA è MaCo Innovation dell’istituto Malignani di Udine. Dopo aver battuto altri 23 validi progetti, ora volerà a Bruxelles per la competition europea
MaCo Innovation si aggiudica il BIZ Factory 2017. E con esso il titolo di miglior impresa italiana JA, insieme al biglietto per la competition europea che si terrà a Bruxelles.
Strishare, il burro-cacao monodose
Davanti alla platea che ha riempito lo spazio del Talent Garden Calabiana di Milano – questa la location dove i giovani partecipati al contest hanno esposto e raccontato le proprie idee a curiosi e potenziali investitori – il progetto Strishare, un burro-cacao monodose disposto su strisce di cartina estraibili e dosabili a piacimento, proposto dagli studenti dell’istituto Malignani di Udine ha superato un’agguerritta concorrenza.
A premiare questo creativo riadattamento di uno dei prodotti più comuni e venduti al mondo la giuria del BIZ Factory 2017 composta da 20 esperti provenienti da diversi settori dell’economia, tra cui Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Garrone, Luca Ardizzola, Vice President di J.P. Morgan, Emanuele Scotti, CEO di Open Knowledge, e Gianpiero Meazza, senior Vice President di NTT DATA Italia. Il segreto che ha condotto MaCo Innovation, come hanno riconosciuto i suoi stessi creatori, è stato “un utilizzo assolutamente innovativo, capace di garantire buoni risultati anche in un mercato considerato come ormai saturo”.
Premi speciali
Ma sul palco del Talent Garden c’è gloria anche per altri tre progetti che si aggiudicano i premi speciali in palio. Il titolo Ecopreneur, dedicato alle idee dal forte impatto sociale e promosso da ABB Group, società leader nelle tecnologie per l’energia, lo vince IndifferenzaZero del Carducci-Volta-Pacinotti di Piombino. L’applicazione Open Heart proposta dai ragazzi di IndifferenzaZero mette in collegamento esercenti e associazioni benefiche dello stesso territorio così da promuovere la donazione di generi alimentari, farmaci e abbigliamento.
Creativity award sponsorizzato da Walt Disney Italia va invece a Savor dell’istituto Brambilla di Verrès, Aosta, e al suo snack Squeezeat: una merenda composta da una barretta ai cereali e un succo di mela, prodotti completamente valdostani.
Ad aggiudicarsi l’Access award di FedEx è poi EnerMemo, il dispositivo progettato al Pacinotti-Archimede di Roma che fornisce, una volta collegato, un servizio di ricarica della batteria e di backup della memoria.
Una menzione speciale, infine, per Heka del liceo Ennio di Gallipoli. Su richiesta di alcuni compagni appassionati di magia, Heka ha realizzato uno zaino dedidato appositamente alla street magic: spazioso, leggere e comodo, con numerose e capienti tasche interne in cui riporre gli strumenti necessari per portare in giro le proprie esibizioni.
Un BIZ Factory 2017 agguerrito…e variegato
Complimenti ai vincitori, ma anche chi alla fine è uscito sconfitto ha mostrato il proprio valore. Le attese per il BIZ FActory 2017, infatti, erano grandi e i giovani startupper non le hanno deluse.
Progetti di ogni genere e da ogni parte d’Italia. Per la maggior parte – c’era da aspettarselo – dispositivi elettronici, di cui molti accompagnati da una app scaricabile dallo smartphone. Idee innovative per rispondere alle esigenze più disparate. Da Medical Maga, il bracciale, pensato dagli studenti del Magarotto di Torino, che ricorda alle persone anziane terapie e medicinali da assumere, a Help Driver City del Canonica di Vetralla (VT) che con la sua applicazione “Parcheggia Qui” permette di monitorare la disponibiità di posti auto nei principali parcheggi cittadini.
Passando per chi invece si occupa davvero della “pancia” dei propri compagni. Come “Let’s Snack”, software sviluppato dall’istituto Fedi di Fermi, provincia di Pistoia, che ottimizza il processo di vendita delle merende durante l’intervallo, o l’applicazione Paninotti, dal nome del liceo di Cagliari in cui è stata creata, che permette invece agli studenti di fare la propria ordinazione tramite smartphone riducendo così i tempi d’attesa trascorsi in coda.
Tanti device, ma anche molti strumenti di uso quotidiano. Ne è un esempio Writink, la penna di legno con design accattivante realizzata dai ragazzi del liceo Principessa Elena di Napoli di Rieti. O altrimenti il cestino ripiegabile, leggero e dinamico Baggy realizzato dagli studenti di Bike Plus del Torelli di Pesaro.
In questo BIZ Factory 2017 un solo progetto invece ad affrontare la complessa tematica del learning: con Game’s Land i ragazzi dell’istituto Gadda di Langhirano hanno portato in gara tre differenti tipologie di giochi didattici rivolti a generare integrazione e socializzazione in un contesto attento alle implicazioni territoriali.