L’iniziativa riguarderà, per ora, New York, Portland e Tokyo
Un contenitore da portarsi a casa con dentro quel panino di troppo ordinato più per gola che per fame. Burger King sta per lanciare una soluzione contro lo spreco alimentare, seguendo l’esempio di tante altre realtà del mondo food, ristoranti in testa. La doggy bag, ovvero il cibo avanzato da portar via invece di condannarlo all’immondizia, verrà testato nei fast food di New York, Portaland e Tokyo, stando al comunicato stampa dell’azienda che non esclude certo l’estensione del servizio in altri paesi e città. Per organizzare questa iniziativa la multinazionale non ha fatto tutto da sola: in ballo c’è una partnership con Loop, impegnata nell’economia circolare.
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Doggy bag: piccoli (grandi) gesti
La doggy bag di Burger King verrà data dai vari fast food al momento dell’acquisto con il rilascio di una caparra da parte del cliente. Quest’ultimo potrà riottenere la somma riportando il contenitore che, una volta lavato, tornerà a svolgere il suo fondamentale compito. L’impegno sulla sostenibilità e contro lo spreco alimentare resta una priorità per grandi e piccole aziende: in questo caso, Burger King ha anche intenzione di raggiungere l’obiettivo di confezioni al 100% in materiali riciclati entro il 2025.
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Passi avanti contro lo spreco alimentare sono stati fatti negli ultimi anni e l’Italia, anche grazie all’onda lunga di Expo 2015, vanta eccellenze educative. Purtroppo il lavoro non è finito: secondo infatti un recente sondaggio di TheFork, il 63% dei clienti prova imbarazzo a chiedere la doggy bag. In base ai dati raccolti da Slow Food Italia in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per ogni cittadino europeo vengono prodotti circa 840 kg di cibo all’anno. Ma di questi solo 560 kg vengono consumati. Dove finiscono allora gli altri 280 kg? Sprecati.