Damien Lanfrey, Chief Innovation Officer del Ministero dell’Istruzione, ha annunciato che dal prossimo anno il Miur coinvolgerà 3 milioni di studenti in progetti di educazione all’impresa
Cresce l’attenzione del MIUR verso l’imprenditorialità a scuola. In occasione del JA Day che si è tenuto il 1 dicembre presso la sede di Citi Bank a Milano, Damien Lanfrey, Chief Innovation Officer del Ministero dell’Istruzione, ha detto che nel 2017 “ci sarà un importante investimento che coinvolgerà tutte le scuole superiori sia di primo che di secondo grado per portare l’educazione imprenditoriale in classe”. Lanfrey ha spiegato che l’obiettivo sarà quello di coinvolgere oltre 3 milioni di studenti in un progetto che prevedrà più fasi sul modello delle Olimpiadi di Italiano. “Alla fine del percorso premieremo 1000 talenti o gruppi di studenti come in un vero e proprio percorso di accelerazione”. Il progetto sarà sostenuto da molti partner tra cui Junior Achievement Italia prima associazione non profit per l’educazione economica e imprenditoriale nella scuola che ormai da anni porta avanti progetti all’interno delle scuole. “JA ha strutturato un modello che è già pronto all’uso e per questo è stato quasi scontato rivolgerci a loro per condividere l’ideazione di un progetto”.
Un hub per l’educazione imprenditoriale
Il JA day è stato anche l’occasione per parlare di quanto stia cambiando il mondo dell’educazione e quali debbano essere i nuovi modelli da seguire. Christian Vintergaard, CEO Danish Foundation for Entrepreneurship, ha spiegato che la scuola danese si pone come obiettivo educativo fondamentale quello di insegnare ai ragazzi a fare impresa e questo accade in tutte le fasi d’età dello studente: “Dalle scuole elementari alle superiori, i ragazzi sono stimolati a portare le proprie idee di impresa in classe”. Si tratta di un vero e proprio modello da esportare basato su alcuni principi ancora poco visti nelle scuole italiane come quello del learning by doing. A questo proposito Eliana Baruffi, presidente di Junior Achievement Italia, ha sottolineato che “le attività di Junior Achievement vanno nella direzione di rendere più accessibile questo tipo di formazione” per farlo l’associazione si è fatta capofila di un “hub per l’educazione imprenditoriale” (EE-Hub) che mette in rete attori impegnati su questo tema e permette la diffusione di modelli virtuosi su scala nazionale.
La campagna per i dream coach
Sempre nell’ambito degli impegni di JA per una scuola che stimoli una crescita professionale, è appena partita la nuova edizione di Impresa in Azione che, nella passata stagione, ha coinvolto più di 13.000 studenti tra i 16 e i 19 anni in 700 classi in tutta Italia creando circa 650 imprese di studenti, alcune delle quali già diventate imprese reali. Quest’anno si prevede un incremento di adesioni – oltre 22mila studenti provenienti da 1000 classi – ed è in atto una campagna per il coinvolgimento di liberi professionisti e manager che mettano a disposizione il proprio tempo come veri e propri Dream Coach dei ragazzi. L’obiettivo è quello di dare ulteriori stimoli i ragazzi grazie al confronto con mentor provenienti da grandi aziende come Unicredit, Accenture, ABB, che decidano di condividere con i ragazzi le proprie esperienze insegnando loro a muoversi nel mondo del lavoro, dell’impresa e delle startup.