La classifica l’hanno stilata Repubblica e Censis: ai primi posti Padova, Milano e Venezia. Buone anche Bologna, Trieste e Trento. Nessun ateneo del Sud fra i primi venti
Al primo posto c’è Padova con una media di 107 punti. Seguita da Milano, con 105, e Venezia Ca’ Foscari con 104,5. Sono questi i primi tre atenei italiani classificati, stando almeno ai numeri della classifica stilata ogni anno da Repubblica insieme al Censis nella Grande Guida Università, rispetto all’offerta di corsi in economia. In particolare, per quello che riguarda le lauree in scienze dell’economia e gestione aziendale, scienze economiche e statistica.
I parametri
La classifica divide le 45 università prese in considerazione secondo due parametri fondamentali: la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali. Nel primo caso si tiene in considerazione un’altra serie di elementi: quanti iscritti proseguono gli studi dopo il primo anno, quanti studenti sono regolari, cioè non sono finiti fuori corso, e quanti si laureano nei tempi giusti. Nel secondo, invece, si valutano gli studenti che prendono parte a periodi di studio all’estero, per esempio col programma Erasmus ma non solo, il numero delle università straniere che ospitano gli studenti e gli stranieri iscritti.
Il resto della classifica
L’elenco prosegue con Bologna al quarto posto, Trieste al quinto, Trento al sesto. Chiudono la top ten i dipartimenti o le facoltà di Economia degli atenei di Pavia, Modena e Reggio Emilia, delle Marche e di Torino. Nelle prime dieci posizioni c’è una sola università del centro, quella delle Marche, e nessuna sede del Meridione. La più a Sud è Roma Tor Vergata, che si colloca al 17esimo posto, seguita al 19esimo da Roma Tre. Entrambe superano La Sapienza, che si ferma al 28esimo posto con un punteggio di 81,5. Solo pochi giorni fa aveva tuttavia incassato il vertice italiano (e la 90esima posizione internazionale) in un’altra classifica, quella stilata dal Centre for World University. Sassari arriva solo alla 21esima piazza, la Calabria alla 30esima, Bari, Salerno e Messina alla 32esima, Napoli (Federico II) alla 37esima.