I ragazzi dell’istituto romano emozionati davanti a Francesco. Il rettore Padre Giovanni La Manna, spiega come la tecnologia possa renderli protagonisti nel processo di approndimento
Lo scorso 30 aprile 2015 gli studenti dell’Istituto Massimo di Roma hanno regalato a Papa Francesco un drone costruito da loro stessi durante un corso svolto nella propria scuola in collaborazione con i genitori. Padre Giovanni La Manna, rettore dell’istituto e promotore dell’iniziativa extra scolastica ci ha spiegato gli obiettivi e gli sviluppi futuri del progetto.
60 studenti a scuola di droni
«Quest’anno abbiamo lanciato il corso gratuito, Making Drones, dedicato agli studenti dagli 8 ai 17 anni che, con l’aiuto dei propri genitori, al di fuori dell’orario scolastico, hanno costruito dei droni professionali».
Si sono iscritti al corso circa 60 ragazzi, che il sabato si ritrovavano di nuovo sui banchi di scuola per imparare a costruire e pilotare un drone. La classe è stata divisa in due gruppi in base all’età, allo scopo di non demotivare i più grandi su attività troppo semplici e non impaurire i più piccoli su tematiche forse complicate per la loro esperienza.
Nonostante la necessaria divisione in gruppi, i ragazzi hanno sempre collaborato tra di loro, con il supporto di tutta la scuola, tanto che all’audienza papale era presente tutto l’istituto che ha seguito con emozione la consegna del drone da parte del rettore, Padre Giovanni La Manna, e Francesco, alunno del corso che ha consegnanto nelle mani del Papa il drone realizzato appositamente per lui e personalizzato con i colori ufficiali del Vaticano, lo stemma e la scritta SCV (Stato Città del Vaticano).
L’incontro con Papa Francesco e l’emozione dei ragazzi
«I ragazzi erano davvero emozionati e colpiti da come la tecnologia potesse fargli provare esperienze tanto forti e coinvolgenti. La contentezza del Papa nel ricevere questo dono è stato frutto di qualcosa di più profondo di un semplici corso extra-curriculare. Si tratta infatti di percorso realizzato dai ragazzi con i genitori, dove sono stati loro stessi i veri protagonisti dell’apprendimento. La parte conoscitiva e pratica è quello che li fa sentire gli attori principali delle cose che imparano. Il drone, e per esteso tutta la tecnologia moderna, deve diffondere dei valori positivi. E’ importante spiegare ai ragazzi che un drone può aiutare a salvare delle vite e non a distruggere ciò che ci sta intorno. Tutto dipende dall’uso che facciamo della tecnologia.».
Per quanto riguarda lo scopo dell’iniziativa Padre La Manna tiene a sottolineare che l’obiettivo è quello di «coinvolgere i ragazzi nel sedimentare il positivo, rendendosi conto di essere protagonisti del loro apprendimento» .Si tratta infatti di un progetto fatto di tanti passaggi che mira ad aiutare i ragazzi nel proprio percorso di crescita, grazie anche al tempo passato con i propri genitori.
Dopo il Papa ora vogliono il Guinness
L’Isituto Massimo di Roma non si accontenta dell’udienza papale, ora punta al Guinness World Record. Il 9 Maggio 2015 gli studenti del corso Making Drones si riuniranno a Roma in zona Appia nei pressi di Cecilia Metella per far volare conteporaneamente 55 droni. E’ la prima volta che ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 17 anni si cimentano in una sfida simile.