Aldo Reggiani cerca di abbattere le barriere tra materie umanistiche e scientifiche facendo appassionare i ragazzi alla matematica tramite il teatro e il cinema
Odi la matematica? Sei uno studente che non sopporta le materie scientifiche? Oppure forse sei un padre o una madre che non sanno come far digerire al proprio figlio i teoremi di Pitagora? Ora ci pensa il teatro e il cinema a conquistarti, a farti trovare la passione per una disciplina che può cambiarti la vita.
Almeno così sono convinti quelli di “Spettacoli di matematica”, un’associazione, un’impresa culturale, che si è posta l’obiettivo di motivare i ragazzi allo studio delle materie scientifiche, abbattendo il muro che le separa da quelle umanistiche. “Spettacolo di matematica” è un’ associazione di promozione sociale di ingegneri ed attori professionisti, che dal 2009 realizza spettacoli e format di edutainment per le scuole di ogni ordine e grado, ed ha vinto numerosi premi per la creatività e l’innovazione.
Gli spettacoli portati in scena
La mission è quella di motivare i giovani allo studio delle materie scientifiche e di aiutare gli insegnanti. Nel 2015 hanno prodotto, con la casa di produzione Feel Center srl il film “Una Magia Saracena”, soggetto di Aldo Reggiani, sceneggiatura e regia di Stango, che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2015. Quest’anno a Gonzaga hanno portato il secondo film dal titolo “Il Giardino dei Numeri” dedicato ai bambini della scuola primaria e realizzato in collaborazione con l’Opera nazionale Montessori.
La trama è quella di un bambino, Tommaso, di dieci anni che vive con un’eccentrica nonna che coltiva la passione per i fiori e per le tartarughe di mare. E’ la nonna ad aiutare Tommaso nei compiti di matematica. Tommaso scopre un gioco inventato dal nonno che aiuta le persone a comprendere la bellezza della matematica. E da quel momento iniziano le avventure in questo labirinto dove si incontrano pirati, numeri pari e dispari, zattere colorate e città con forme geometriche. Un film che diventa lezione perché come sa il presidente di “Spettacolo di matematica”, Aldo Reggiani, solo così si può vincere questa sfida. E con lui abbiamo cercato di capire qualcosa in più sulle ragioni per cui i ragazzi italiani hanno un’avversità per questa materia.
L’intervista
Come mai ha sentito la necessità di iniziare una campagna di questo genere?
“Volevamo dare un contributo per combattere l’arretratezza che il nostro Paese sconta su questo piano. Siamo gli ultimi su 36 Paesi per competenze in matematica; l’Italia è al 156 esimo posto al mondo per cultura digitale. Il 48% dei ragazzi che si laureano si pentono della materia che hanno scelto ma questo parametro non vale per chi ha scelto matematica all’Università. Studiare scienze matematica, fisica, ingegneria fa bene. Noi siamo partiti da questi dati, da questo ragionamento per iniziare il nostro lavoro e per dare il via al nostro progetto”.
Perché i nostri ragazzi sono così diffidenti nei confronti della matematica?
“E’ dimostrato da una ricerca internazionale che esiste la paura della matematica. Viene instillata da mamme e maestre che inducono ansia ai bambini quando hanno a che fare con il calcolo e con la logica. E’ lì che dobbiamo andare a parare. E’ in quel frangente, a quell’età che ci dobbiamo rivolgere”.
Ma perché farlo con il film?
“Spettacoli e cinema ci consentono di utilizzare le emozioni. Cerchiamo di emozionare i ragazzi. Mandiamo nelle scuole dei giovani animatori, cerchiamo di catturare l’attenzione attraverso i nostri promotori. Abbiamo contattato 60 mila ragazzi, un pubblico molto amplio”.
Una vera e propria impresa
“Il nostro businnes è semplice: andiamo a scuola, mostriamo il film, facciamo dei laboratori di matematica, diamo accesso gratuito a www.redooc.com che è la più grande palestra di matematica d’Italia: il tutto per cinque euro. Diamo anche un kit ai docenti per combattere la paura della matematica”.
Lei è convinto che si tratti di un’urgenza quella della matematica nel nostro Paese.
“E’ necessario che la questione venga posta all’attenzione della politica e della strategia del nostro Paese. Vogliamo lanciare un grido d’allarme ai giovani: non vi aspettate che lo Stato vi dia il lavoro. Oggi le aziende che creano il lavoro sono macchine di matematica. Va insegnata come una forma di arte: per noi la matematica è arte, una scienza nobile come la letteratura, il greco, il latino. Basta con le barriere tra materie umanistiche e scientifiche”.
Quali sono i risultati della vostra battaglia per la promozione della matematica?
“Oggi siamo una realtà accreditata. I numeri di coloro che ci interpellano stanno aumentando, le scuole ci chiedono aiuto Il film sta vendendo miglia di biglietti. Noi stiamo portando avanti un’operazione di sensibilizzazione di tutti: insegnanti, genitori, dirigenti, studenti. Dovremo continuare questo lavoro con l’aiuto di tutti coloro che credono nella reale innovazione della scuola italiana partendo proprio dall’interessare i ragazzi alle materie considerate più difficili. Stiamo già lavorando a nuovi progetti che presenteremo nel più breve tempo possibile”-