Una bellezza multidimensionale. Così la definisce Mattel che lancia sul mercato a partire da giugno la Barbie in carrozzina e la Barbie con protesi alle gambe. Perché tutti i bambini possano sentirsi inclusi a partire dal gioco con un contagio virtuoso
Non c’è Lol che tenga di fronte alla ultra sessantenne Barbie, ma sempre e sorprendentemente realistica e al passo coi tempi.
Ebbene sì, Barbie continua a stupire, ad essere sempre più contemporanea e a rappresentare in modo ancora più realistico il mondo che la circonda, così dopo la Barbie LGBT e la Barbie curvy, arriva la Barbie con disabilità: sulla sedia a rotelle (con rampa inclusa nella confezione) e con degli arti artificiali. E lo fa per mettere in risalto i diversi tipi di fisicità, ma soprattutto le disabilità.
“Presentiamo una bambola su una sedia a rotelle e una con disabilità fisica, ovvero con una protesi alla gamba”, ha spiegato Kim Culmone, vicepresidente di Barbie Design della Mattel. “Ci saranno anche bambole con diverse taglie corporee, ma quella sulla sedia a rotelle è stato uno degli oggetti più richiesti dai nostri consumatori”.
Per realizzare questo nuovo modello di Barbie, la Mattel ha chiesto aiuto a Jordan Reeves, 13enne e attivista per i diritti dei disabili, celebre per essere stata la prima ragazzina ad aver progettato una protesi a forma di unicorno (che spara brillantini glitterati). Ma è stata fondamentale anche la collaborazione con l’ospedale pediatrico UCLA Mattel Children’s Hospital di Los Angeles.
Barbie Fashionistas
La serie si chiama Barbie Fashionistas e al momento conta 79 modelli. Ci sono bambole con la carnagione scura, con i fianchi larghi o con i capelli rossi. Ora Mattel ha annunciato altri due modelli: uno in sedia a rotelle e uno con la protesi alla gamba. Per far parlare delle disabilità fisiche.
L’obiettivo di Mattel, è proprio quello di promuovere una nuova bellezza, diversa e unconventional. Da qui le nuove Barbie più reali e contemporanee, simili alle donne vere, e meno perfette: la nuova linea prevista per giugno 2019 include la Barbie con le treccine, quella con un busto più piccolo, quella più bassina e quella più cicciottella.
“Come brand noto in tutto il mondo possiamo elevare la conversazione sulle disabilità includendole nella nostra linea di bambole per mostrare una bellezza multidimensionale», hanno dichiarato fieri dalla casa madre Mattel.
E c’è di più: l’azienda produrrà molto presto anche una casa di Barbie a misura di disabilità, con delle rampe apposite al posto delle scale.
“Un’icona come Barbie”, ha detto il direttore esecutivo dell’americano National Disability Rights Network Curt Decker, “mostra che ci sono differenti tipi di persona che possono essere attraenti e dare ispirazione per i giocattoli dei bambini e delle bambine”.
In vendita da giugno 2019
Queste nuove bambole saranno disponibili a partire da giugno. Nella confezione della Barbie in sedia a rotelle, che negli USA verrà venduta a circa 20 dollari, sanno inclusi anche accessori per sottolineare l’importanza dell’inclusione anche dal punto di vista architettonico.
Apple ha acquistato PullString (la statup che da la voce a Hello Barbie)
Il 15 febbraio Apple ha acquistato PullString, una startup da 44 milioni di dollari che si occupa di studiare sistemi di intelligenza artificiale per riconoscere la voce degli essere umani e costruire con loro una conversazione coerente. Già nel 2015 PullString aveva fornito la tecnologia per Hello Barbie, il primo modello della serie in grado di rispondere a delle domande. Apple potrebbe aver fatto una buona mossa per competere con Google e Amazon nel mercato degli assistenti vocali. Stiamo a vedere le evoluzioni dell’operazione.