Il protocollo firmato tra Casio e Miur per avvicinare i giovani alla matematica ha portato kit con calcolatrici in 100 scuole
Fuori la calcolatrice. L’embargo delle famose macchinette per trovare in fretta il risultato di 242×365 o 2300–1820, è finito. La calcolatrice torna sui banchi di scuola. Il ministero dell’Istruzione ha siglato con Casio Italia un protocollo per sensibilizzare docenti e studenti all’uso delle calcolatrici in classe e avvicinare i giovani alla matematica attraverso lo studio di casi investigativi. L’operazione si chiama “Il mondo dà i numeri” e coinvolge 100 scuole italiane di 17 regioni diverse tra Nord, Centro e Sud che hanno partecipato al bando che ha visto la collaborazione del museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Casi investigativi da risolvere con la calcolatrice
L’idea di fondo è quella di affascinare i ragazzi a partire da alcuni casi investigativi. Gli studenti indosseranno i panni di Sherlock Holmes ma al posto della lente d’ingrandimento avranno a disposizione kit distribuiti dalla Casio per svelare i casi. Partiranno da alcuni interrogativi: com’è possibile identificare le persone attraverso l’analisi della voce? Come si fa a stabilire un decesso? Come si stabilisce la velocità di due automezzi prima di uno scontro? Prendendo spunto da situazioni simulate, insegnanti e studenti, esploreranno alcuni fenomeni scientifici che potranno rivelarsi utili ai nostri giovani investigatori per analizzare situazioni complesse. E lo faranno lavorando con la matematica e con le calcolatrici.
Appuntamenti anche per gli insegnanti
Un modo originale per avvicinare i ragazzi ad una materia che non è troppo amata, e spesso ritenuta difficile. Un percorso dedicato agli studenti, ma anche ai docenti: Casio organizzerà due eventi d’informazione dedicati ai professori delle scuole vincitrici del bando. Dopo anni in cui l’uso della calcolatrice sembrava bandito ora dunque rientra in scena alla grande. I risultati dell’ultima rilevazione Ocse Pisa 2012 hanno messo in evidenza come l’utilizzo delle calcolatrici grafiche e scientifiche nelle scuole di numerosi Paesi come la Norvegia, la Svizzera e la Danimarca, rappresenti uno strumento didattico largamente utilizzato per arricchire le competenze degli studenti, che ottengono in media risultati migliori rispetto ai loro coetanei italiani.
Obiettivo: migliorare i risultati
Ora anche il ministero dell’Istruzione italiano corre ai ripari soprattutto di fronte agli ultimi numeri del rapporto Ocse-Pusa “Low Performing Students” che vede i nostri ragazzi tra gli ultimi in classifica, soprattutto per quanto riguarda la matematica. In viale Trastevere sembrano aver compreso il messaggio e grazie a questa iniziativa sono pronti a migliorare l’offerta formativa, anche con l’uso delle calcolatrici sia per l’insegnamento che per l’apprendimento delle discipline scientifiche: “Il programma – spiegano i promotori – si articolerà attraverso la costruzione di ambienti sperimentali dove poter applicare i modelli matematici alle scienze forensi, una disciplina volta a risolvere i casi investigativi che, negli ultimi anni, ha guadagnato un’enorme popolarità grazie a serie televisive come i “Ris”, “Delitti Imperfetti” e “Number”.
Le scuole che avranno il kit
Il Miur ha pubblicato l’elenco delle 100 scuole beneficiarie dei kit Casio. Dal 18 gennaio, giorno in cui è stato aperto il bando sul portale “Protocolli in Rete” al 1 febbraio 2016, sono pervenute al ministero circa 580 domande di partecipazione, un numero circa 6 volte maggiore di quello previsto dall’offerta. Qui l’elenco delle scuole di primo grado e qui quello delle scuole di secondo grado.