Il registra giapponese Hayao Miyazaki ha investito l’equivalente di 2 milioni di euro per la costruzione di un parco giochi a Okinawa. Niente giostre: i bambini saranno immersi nella natura
Alberi, prati, ruscelli d’acqua, sassi. E se cercate le giostre siete nel posto sbagliato. Il parco giochi per bambini che il registra giapponese Hayao Miyazaki sta progettando a Kumejima Island, ad Okinawa, in Giappone, è fuori dagli schemi dei tradizionali luna-park. Il parco, che sarà un’area protetta, è concepito come una foresta incantata, dove i bambini possano avvicinarsi alla natura e conoscerla utilizzando i loro cinque sensi. Miyazaki ha investito nel progetto 300 milioni di yen, l’equivalente di 2 milioni di euro. I lavori per la costruzione del parco inizieranno ad aprile 2016.
Infanzia e natura
L’infanzia e l’ambiente sono due temi molto cari al regista: Miyazaki spesso inserisce nei suoi film personaggi bambini e creature fantastiche. I bambini sono l’entità da curare e proteggere, e devono essere guidati nella conoscenza della natura, affinché possano veramente apprezzarla e salvaguardarla. Chi guida i bambini in questo percorso di conoscenza sono creature immaginarie, che entrano ed escono dai loro mondi di fantasia (come nel film “Il mio vicino Totoro”). Proprio per questo nel parco di Miyazaki non ci saranno giostre o costruzioni di tipologia “umana”, ma solo elementi naturali.
La foresta dove il vento ritorna
La società che ha preso il progetto del “Ghibli-land” (Ghibli è il nome dello studio di produzione di Miyazaki) è la Zenda Forest Park di Tomohiro Horino. Il parco dovrebbe prendere il posto di un altro luna-park andato in disuso nell’isolotto di Kumejima, a 30 chilometri da Okinawa ed è immaginato come una foresta incantata. Al centro ci saranno degli alloggi per chi vuole sostare più giorni: il castello con le strutture ricettive immerse nel bosco (per circa 30 persone) è l’unica costruzione presente nell’area. Il resto del parco andrà a riprodurre degli ambienti presenti in alcuni film di Miyazaki, ma se cercate souvenir resterete delusi: il regista non ha voluto canali di merchandising.