Open space e tanto in vetro: l’edificio del 1982, ristrutturato dallo studio Metamorph, ospiterà Infosapienza e tutte le strutture tecnologiche dell’Ateneo. Punta a essere un modello di tecnologia green
Un nuovo edificio dal nome decisamente curioso ospiterà il centro Infosapienza, la struttura che sviluppa tutte le attività Ict e le strutture operative e tecnologiche dell’Ateneo di Roma. Si chiama Ragno Blu ed è stato inaugurato a metà luglio 2017 tra via dei Piceni e via dei Reti nello storico quartiere di San Lorenzo, appunto a Roma.
Alla cerimonia anche il Rettore
Progettato nel 1982 dallo studio Metamorph, su una superficie di 1300mq, il Ragno Blu è stato completamente ristrutturato. All’interno open space e sale con divisori in vetro. Il recupero dell’edificio di proprietà della Sapienza, avvenuto grazie all’impegno dell’Università per riqualificare la struttura, contribuisce al piano di rinnovamento dell’Ateneo e del quartiere. La ristrutturazione ha consentito di predisporre anche una nuova sala macchine (CED) destinata a ospitare apparati e piattaforme hardware dedicate all’erogazione dei servizi informatici e di comunicazione dell’Ateneo.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dei vertici universitari. Sono intervenuti il rettore Eugenio Gaudio, il direttore generale Carlo Musto D’Amore, il presidente del comitato Infosapienza Marco Listanti, il progettista per la riqualificazione dell’edificio Marcello Pazzaglini e l’architetto Claudio De Angelis dell’Area gestione edilizia. “Quest’opera rappresenta il risultato dell’impegno dell’Università per valorizzare una struttura da tempo inutilizzata e in stato di abbandono. Il risultato è quello di un edificio architettonico moderno, ecosostenibile e tecnologicamente innovativo che ospita il data center più green d’Europa”.