L’ospedale Presbyterian Morgan Stanley è il miglior ospedale per bambini di New York, con una sala tac trasformata in nave dei pirati e corridoi pieni di cartoni animati
“Meraviglioso è battere il tumore sul suo stesso campo di gioco” dice il volto di una bimba bionda nel sito dell’ospedale Presbyterian Morgan Stanley di New York, segnalato come il migliore ospedale per bambini della grande mela e tra i 10 migliori di tutti gli Stati Uniti, secondo U.S. News e il World Report annual survey of “Best Hospitals”. Oltre alle competenze dei medici e del personale, a rendere questo ospedale “magico” per i piccoli è il suo design innovativo. Ogni sala, infatti, più che uno studio medico sembra un’attrazione da parco divertimenti e ogni muro è decorato con immagini e cartoni animati.
Il Presbyterian Morgan Stanley fa di tutto per non apparire come il classico ospedale: la sala tac, ad esempio è stata trasformata in una specie di nave dei pirati, così al bambino non sembra di entrare in uno strano macchinario, ma in un oblò della nave. Un prelievo di sangue si trasforma in un piccolo viaggio tra i pianeti, la sala d’attesa è in realtà una sala giochi con tappeti colorati, animali alle pareti e arredamento a misura di bimbo.
Durante le festività come Halloween o Natale il personale si traveste per regalare un sorriso e qualche dolcetto ai piccoli pazienti. Durante la vigilia di Natale sono stati persino chiamati dei ballerini professionisti per inscenare “lo Schiaccianoci” nella grande hall trasformata per l’occasione in un teatro. L’ospedale è molto attento a creare una community in cui personale e pazienti possano sentire di far parte, usando anche i social: una pagina Facebook in cui si raccontano tutte le attività, un profilo twitter e un account Instagram. In questo ospedale nulla è lasciato al caso: eppure, se si guarda bene, per trasformare un posto asettico e triste per i bambini in un luogo divertente non ci vuole tanto: colori, animali, qualche disegno. Ai piccoli basta poco per far volare la fantasia, ma quel poco può fare la differenza tra un’esperienza piacevole e una da dimenticare.