Founder e CEO di Kukua, startup che insegna ai bambini africani a leggere, scrivere e fare calcoli matematici sullo smartphone. Ha come obiettivo alfabetizzare le nuove generazioni nel Continente nero
Il coraggio della giovane età ma anche l’acume, la preparazione e la determinazione di chi vuole raggiungere il successo. Lucrezia Bisignani, classe 1991 romana, vive tra Nairobi e Londra, fondatrice e CEO di Kukua ha iniziato a lavorare nel mondo dell’education molto presto: era il 2002 quando visitava per la prima volta un villaggio in Africa, e quella scuola era così diversa dalla sua. Allora aveva appena compiuto sette anni ma ha pensato che avrebbe cambiato la situazione di quei bambini.
Combattere l’analfabetismo dei bambini africani attraverso gli smartphone. È questo l’obiettivo di Kukua, società di edutainment, fondata da Lucrezia Bignani, scelta da Forbes Italia tra gli Under 30 che guideranno il futuro, e che a Forbes stesso ha raccontato la genesi del suo progetto: “Ho viaggiato per il mondo e sono sempre tornata in Africa. Qualcosa mi diceva di rimanere, di capire”.
Kukua, infatti, si propone di insegnare ai bambini a leggere, scrivere e a fare calcoli di base sul display di un qualsiasi smartphone o tablet, ormai diffusi anche nei villaggi più sperduti. Lo fa attraverso il gioco e grazie a personaggi studiati da un team di esperti: il più noto è la supereroina africana Sema.
“Il nostro sogno è che tutti i bambini possano permettersi di sognare e di diventare un giorno degli astronauti, degli ingegneri, dei medici o ciò che più desiderano. Ma per renderli concreti, questi sogni, bisogna letteralmente partire dai numeri e dall’Abc. E noi di Kukua ci stiamo provando.
Fino ad oggi gli sforzi di Kukua si sono concentrati sull’Africa Sub Sahariana, dove il tasso di analfabetismo è molto elevato. Siamo estremamente grati per l’opportunità che ci è concessa di estendere il nostro lavoro alla Siria, permettendoci di raggiungere molti più bambini e di offrire loro un’istruzione di qualità, diritto che a causa della guerra non gli viene riconosciuto da anni”.
L’app Super Sema: leggere, scrivere e fare matematica di base a quanti più bambini possibili
Con l’ambizioso obiettivo di provare a influenzare il futuro del Continente nero, Lucrezia, insegna ai bambini tra i cinque e i 10 anni a leggere, scrivere e a fare calcoli matematici. Tutto grazie all’app Sema Land, che attraverso un metodo interattivo utilizza animazioni, musiche e giochi legati alla cultura africana. Una tecnica valutata e studiata da un team di esperti di alfabetizzazione e psicologia cognitiva.
Il team di Kukua si forma nel 2015 col fine di usare la mobiletechnology per sconfiggere l’analfabetismo, e aiutare tutti quei bambini che nel mondo hanno accesso limitato all’istruzione.
Imprenditori, educatori, psicologi e programmatori: tutti insieme sviluppano giochi e app per smartphone che disegnano percorsi di apprendimento per i bambini che vivono ad esempio nel slum africani, nei villaggi sperduti, dove non ci sono scuole oppure il livello di istruzione offerta non è sufficiente. I giochi di Kukua sono interattivi e insegnano a leggere e a scrivere.
La startup Kukua può contare su un team importante: Vanessa Ford è entrata in Kukua dopo aver diretto film d’animazione alla Weinstein Company di Londra; Claudia Lloyd è stata quattro volte vincitrice del Bafta (British academy of film and television arts) ed è autrice di successi internazionali come Charlie e Lola, Mr. Bean e il più grande successo di animazione africano, Tinga Tinga Tales; infine Marielle Henault, che ha lavorato in precedenza per Walt Disney e Warner Brothers seguendo i più grandi franchise del mondo come Harry Potter e Hannah Montana, ora dirige il franchise di Sema.
Il percorso di Lucrezia
Lucrezia Bisignani ha studiato alla Marymount International School di Roma, poi a 16 anni il collegio St. Clares International di Oxford. Poi San Francisco, l’acceleratore di startup Mind the Bridg e la Singularity University.
Dopo essersi laureata alla Singularity University della Silicon Valley, Lucrezia ha iniziato a pensare a un progetto concreto per aiutare i bambini africani. Dapprima, negli anni passati a San Francisco, ha studiato come sfruttare le potenzialità di tv e tecnologia mobile, poi, nel 2014, all’inizio dell’avventura di Kukua, ha svolto per sei mesi ricerche sul campo, vivendo nelle baraccopoli in Gambia, Kenya e Sudafrica e testando alcuni strumenti di alfabetizzazione con bambini e famiglie che guadagnano meno di 2 dollari al giorno.
Kukua: la Disney d’Africa
Kukua è stata ribattezzata da Lucrezia la Disney dell’apprendimento. E proprio per questo è stata creata Sema, la prima eroina dei cartoni animati africani.
“Si tratta di un personaggio nato da un processo creativo molto complesso, frutto di una ricerca sulle tendenze afro-futuristiche e di supereroi. Il metodo di apprendimento sviluppato da Kukua si può declinare in prodotti per la tv, app e libri, film e social. Abbiamo già lanciato una suite di app con contenuti educativi. Abbiamo registrato 40 mila download solo in Kenya e i bambini utilizzano le nostre tre soluzioni per imparare l’alfabeto”.
La giovane imprenditrice sogna di dare vita con Kukua a un Unicorno a impatto sociale. “Mi sono resa conto che ai bambini africani mancava una figura ispiratrice a cui guardare. La mission di Kukua è quella di diventare la principale società di edutainment in Africa e nel mondo. Pensiamola come la Disney dell’apprendimento. Un po’ come lo sono Peppa Pig, che vale 2 miliardi di dollari e Dora the Explorer, un franchising da 11 miliardi. Proprio per questo scopo è nata Sema, la prima eroina dei cartoni animati africani.
Nel 2018 Netflix ha annunciato che la prima serie africana originale, Black Panther ha battuto ogni record incassando più di Iron Man, Thor e il primo Capitan America messi insieme. Lo stesso anno, abbiamo dato vita a Sema. Mi auguro raggiunga lo stesso risultato”.