Si chiama chessboxing ed è uno sport a tutti gli effetti: al liceo scientifico “Galilei” di Voghera lo hanno inserito come materia a scelta
Scacchi, pugilato e scuola. Qualcuno si starà per chiedere cosa c’entrano questi tre sostantivi insieme. Qualcun altro starà immaginando i due giochi e le aule con le lavagne e le mappe appese ai muri. Non c’è nessun sbaglio e non è nemmeno un gioco. Al liceo scientifico “Galilei” di Voghera da quest’anno i ragazzi potranno studiare e provare il “chessboxing”, lo sport combinato che mescola boxe e scacchi. Lo sport è stato ideato da un artista olandese, Iepe Rubingh e ora per la prima volta in Italia arriva in una scuola grazie all’interesse di qualche professore.
Dallo scacco matto al ko
Allo scientifico sarà un progetto sperimentale per le classi terze. Difficile immaginarselo ma al “Galilei” qualcuno vanta già qualche esperienza. I due sfidanti si siedono sul ring esagonale e iniziano con un round a scacchi per tre minuti. Poi si alzano, infilano i guantoni e i paradenti. Unidici round per un tempo totale di 43 minuti. Si vince con lo scaccomatto o il ko. Al liceo “Galileo Galilei” lo scacchipugilato entra come materia opzionale. L’accordo è stato perfezionato dalla FISP, che ha la sua sede a Voghera, e il professore Carmine Illuminati, anche membro del Consiglio d’Istituto e coordinatore di materia del Liceo Sportivo.
Gli istruttori
I corsi saranno tenuti dal tecnico Gianluca Di Vece e dal presidente Fisp, nonché istruttore e arbitro-giudice, Volfango Rizzi sotto la supervisione del docente Illuminati. Di Vece insegna pugilato presso la palestra One More Round in cui c’è il ring esagonale che venne utilizzato nel primo evento di scacchipugilato in Italia.
Gli alunni del liceo scientifico e del liceo delle scienze umane, potranno optare per lo scacchipugilato come materia opzionale.
Una nuova tappa per il liceo di Voghera che lo scorso anno ha vinto ben tre titoli provinciali ai Campionati Studenteschi (allievi, allieve e juniores maschili) per poi vincere un posto sul podio ai regionali nella sua prima partecipazione a tale competizione.
Un aiuto per la concentrazione
Ma perché fare un’attività di questo tipo a scuola? La risposta è una sola: aiuta la concentrazione. Ogni errore può essere fatale. Inoltre vedere un pugile che studia la mossa giusta a scacchi è una scena originale che insegna ad essere versatili. Una sfida nella scuola dove in genere le novità non sono viste di buon occhio. A Voghera la dirigente ci ha creduto ed ora è pronta a partire. E potrebbe sembrare strano ma lo scacchi pugilato ha a che fare anche con la letteratura: lo sport è stato immaginato per la prima volta da Enki Bilal nel suo graphic novel “Freddo Equatore”. L’olandese Rubingh ispirato dall’opera di Bilal, trasformò quanto scritto in realtà con una sola variante: non un incontro di pugilato seguito da uno a scacchi ma un’alternanza dei due sport. Ora toccherà ai ragazzi mettersi alla prova con una disciplina nuova e cercare di dimostrare che hanno attenzione, strategie, concentrazione.