Ecco la nuova guida alla dichiarazione dei redditi per le spese d’istruzione non universitaria
Tempo di bilanci per le famiglie italiane, con la compilazione del modello 730 alle porte. Tra le novità di quest’anno, la possibilità di detrarre i costi sostenuti per le gite e per le mense scolastiche. Con la circolare 7/E, emessa in congiunta dall’Agenzia delle Entrate e dalla Consulta nazionale dei Caf, abbiamo una nuova guida alla dichiarazione dei redditi per le spese d’istruzione non universitaria. Nella sezione rientrano la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado e la secondaria di secondo grado, sia statali sia paritarie private. Per chi li ha sostenuti, questi costi saranno detraibili con un’aliquota del 19% calcolata su un importo massimo di 564 euro per studente.
Le spese per la mensa
Fino ad oggi era possibile portare in detrazione, in quanto connesse alla frequenza scolastica, le tasse per l’iscrizione e la frequenza e i contributi obbligatori, i contributi volontari e le erogazioni liberali deliberati dagli istituti scolastici. Da quest’anno i contribuenti hanno la possibilità di scaricare le spese della mensa scolastica e per i servizi scolastici integrativi, come ad esempio l’assistenza al pasto e il pre e post scuola.
Gite scolastiche e corsi
Inoltre, il bonus scatta anche se il servizio è reso tramite il Comune o soggetti terzi rispetto alla scuola. Un altro punto interessante della circolare è che potranno essere detratte le spese per le gite scolastiche, l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto, come ad esempio corsi di lingua o di teatro, svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza. Se le spese sono pagate direttamente alla scuola, le persone che prestano l’assistenza fiscale non devono richiedere al contribuente la copia della delibera scolastica che ha disposto tali versamenti. La delibera va richiesta nel caso sia pagata da terzi come ad esempio dall’agenzia di viaggio. Per le spese relative all’acquisto di materiale di cancelleria e di testi scolastici e al servizio di trasporto scolastico, al momento non sono previste alcune agevolazioni.
Come fare
Per riconoscere gli oneri fiscali dell’anno 2016 è necessario presentare tutte le quietanze di pagamento. Per la mensa scolastica serve la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestata al soggetto destinatario del pagamento, come la scuola o il Comune, e deve riportare nella causale l’indicazione del servizio mensa, la scuola di frequenza e il nome e cognome dell’alunno.