Il guardaroba del personale viaggiante rivive tra i banchi di scuola in Africa
Riciclare ciò che non si usa più è una nobile iniziativa. Tanto più se persegue una causa umanitaria. Con questo intento è nato il progetto “Trenord for Malawi“, frutto della collaborazione tra l’azienda di trasporto lombarda e l’organizzazione umanitaria HUMANA – People to People Italia Onlus, che, grazie a un circolo virtuoso di volontari, ha trasformato vecchie divise inutilizzate dei dipendenti di Trenord in uniformi scolastiche.
“In un solo mese e mezzo siamo riusciti a realizzare mille nuove uniformi da destinare ad alunni e docenti di scuole magistrali e professionali in Malawi“, ha raccontato a StartupItalia Stefania Tiozzo, responsabile della comunicazione di HUMANA, associazione umanitaria internazionale per lo sviluppo delle nazioni povere del Sud del mondo e presente in 45 Paesi tra Africa, Asia, Europa e America.
Leggi anche: Non chiamateli “mercatini” (ora 2.0). L’usato in Italia vale 23 miliardi
Trenord arriva a scuola
Le 1.000 uniformi che oggi portano studenti e docenti di quattro scuole magistrali e della scuola professionale che DAPP, consociata di HUMANA, gestisce in Malawi venivano indossate da capitreno, macchinisti e dallo staff di Trenord. Ma prima di arrivare in Africa, le ex divise Trenord hanno subito un laborioso lavoro di riadattamento e trasformazione.
Leggi anche: FS, piano da 6 miliardi per potenziare i treni dei pendolari
“Anzitutto l’azienda di trasporti ha posizionato nelle sue sedi dei contenitori per la raccolta dei capi usati – spiega Stefania – Sono stati 3.000 i dipendenti che hanno donato giacche e camicie, ma poi se si è presentato il problema del logo. Per togliere quello di Trenord e apporre quello della campagna dalla cooperativa sociale Occhio del Riciclone, con la quale collaboriamo, ci siamo affidati a sarti di fiducia che in breve tempo hanno trasformato le divise in uniformi scolastiche“.
È passato un solo mese e mezzo, infatti, dal momento della ricezione dei capi di abbigliamento alla messa a nuovo di questi. Una volta pronte, le uniformi sono arrivate, via nave, nelle zone di Amalika, Mzimba, Dowa, Chilangoma e Mikolongwe, dove sono presenti istituti di particolare importanza per la comunità locale perché dedicati alla formazione dei futuri insegnanti delle scuole primarie.
Leggi anche: Treni a idrogeno: i primi al mondo corrono in Germania. Toscana e Trentino già ci pensano
“La collaborazione con Trenord è stata per noi preziosa. Dopo la consegna delle uniformi si è chiuso questo bel progetto, ma confidiamo in nuove interessanti iniziative con l’azienda, attenta come noi alla sostenibilità e alla solidarietà“, ha affermato Stefania.
Riciclo: cosa fa HUMANA nel mondo
Oltre ai progetti su cui HUMANA investe nel mondo, in particolare in ambiti quali la prevenzione dell’HIV e della malaria, l’istruzione e la formazione, la sicurezza alimentare e l’aiuto all’infanzia e allo sviluppo comunitario, la rete di cooperazione internazionale vanta anche diversi store.
HUMANA Vintage e HUMANA Second Hand, dove abiti usati in ottime condizioni vengono venduti a prezzi calmierati, sono presenti in 500 negozi in Europa e, in Italia, a Milano, Roma, Torino e Pavia.
“Gli utili delle vendite vengono destinati ai nostri progetti di cooperazione internazionale. In questo senso, collaboriamo con diversi brand del retail – spiega Stefania – All’interno dei negozi che sposano le nostre iniziative, i clienti possono portare i propri vestiti usati e ricevere uno sconto sull’acquisto di nuovi capi. Nel Nord Europa la cultura del riciclo e del riuso è molto più diffusa, attiva e affermata rispetto all’Italia dove, in particolar modo gli adulti sono ancora parecchio reticenti all’acquisto di abiti usati”.