Nella scuola Ugo Foscolo di Torino una prof ha creato un progetto editoriale che ha permesso all’istituto di avere una propria casa editrice
Metti un’insegnante di lettere giovane, intraprendente, capace di cogliere l’idea di un alunno e trasformarla in una casa editrice. Bisogna andare a Torino, alla media “Ugo Foscolo”, per incontrare questa professoressa che può essere considerata uno dei fiori all’occhiello del nostro sistema d’istruzione. Cosa ha fatto l’insegnante Lopes di così straordinario?
E’ scesa dalla cattedra, ha dato la parola ai suoi ragazzi. Anzi di più. Ha fatto in modo che ciò che lei insegna loro potesse diventare qualcosa di concreto, palpabile, visibile.
Una casa editrice a scuola
In classe seconda A forse non l’avrebbero mai immaginato ma quella domanda fatta da uno di loro si è trasformata in un progetto editoriale che ha permesso alla scuola di avere una propria casa editrice. Tutto è nato da un’intuizione. I ragazzi stavano lavorando sul tema delle favole. Una lezione come un’altra se in classe non ci fosse Verena Lopes.
Uno degli alunni alza la mano e dice: “Prof, sono così belle. Perché non le facciamo leggere ai bambini delle elementari?”. Detto, fatto.
In quel momento alla giovane e geniale professoressa si è accesa la lampadina: ha deciso di unire le competenze dei ragazzi. Loro con i tablet ci sanno fare, hanno imparato a far lezione in gruppo, sanno cooperare. Tutti presupposti essenziali per dare ali ad un progetto che ha trovato la sinergia di tutta la scuola, di parecchi colleghi che si sono messi a disposizione per aiutare la professoressa Lopes e la seconda A in un’impresa non facile.
I libri si trovano anche su Amazon
Oggi se andate sul sito della scuola potete trovare il link alla casa editrice e su Amazon i libri fatti dai ragazzi in vendita. Il primo pubblicato si intitola “Una classe da favola”: realizzato in poche settimane e a costo zero grazie all’aiuto delle nuove tecnologie e all’entusiasmo dei giovani scrittori alle prime armi, il libro contiene favole interamente illustrate, a cui si aggiungono un’introduzione che, attraverso le mappe concettuali altamente inclusive fatte da un’alunna, spiega le caratteristiche della favola classica e della favola moderna, e un’appendice contenente la descrizione scientifica degli animali che compaiono nel libro, ciò che essi tradizionalmente simboleggiano nella favola e la traduzione dei loro nomi in inglese, tedesco e francese, ossia le lingue straniere che vengono studiate dai ragazzi.
Il secondo ebook della scuola è nato grazie alla classe prima L, coordinata dalla professoressa Daniela Favale: i ragazzi, dopo aver assistito a uno spettacolo teatrale, hanno generato delle riflessioni finite nel testo “Dal sogno allo spazio”. Il libro racconta i sogni dei ragazzi, passando per l’astronomia e la scienza. Al volume hanno collaborato i professori Katia Brocanelli e Filippo Famuso. Un’iniziativa che potrebbe diventare un esempio anche per altre scuole: la lettura e la scrittura spesso sono vissute come qualcosa di noioso proprio perché mancano insegnanti capaci di coinvolgere ed entusiasmare i ragazzi che come ci dimostrano alla ”Foscolo” sono capaci di stupirci.
Resta indispensabile una presenza come quella di Verena Lopes che abbiamo intervistato per farci accompagnare nella redazione della casa editrice della scuola media.
L’intervista
Professoressa lei è stata capace di trasformare una proposta, una mezza parola in un progetto che oggi è il biglietto da visita della vostra scuola.
E’ stata una loro proposta. Avevano scritto delle favole per una verifica e da lì è nata l’idea di farne un libro per i loro fratelli, per i bambini della scuola primaria. Non potevo lascarmi sfuggire quell’occasione: quella classe è a sperimentazione digitale e così abbiamo pensato alla forma dell’ebook per coniugare l’innovazione alla bellezza della scrittura e della lettura. Io
non ho fatto altro che strutturare in maniera più organica la loro idea. Ho fatto tutto il lavoro di preparazione agli aspetti giuridici, alla privacy riuscendo attraverso questo progetto a fare anche educazione civica digitale.
Com’è strutturato il vostro lavoro?
Sono coinvolte metà delle classi della scuola. Ci siamo assegnati dei temi da affrontare, abbiamo fatto di alcune esperienze un libro come ad esempio il laboratorio di poesia. Chi compra un libro su Amazon fa una donazione alla biblioteca della scuola. Purtroppo non abbiamo venduto ancora molti libri, dovremmo pensare molto più al marketing, a farci conoscere.
Prossime opere in uscita?
Abbiamo scritto un libro con una ricercatrice di Torino sull’educazione consapevole, l’affettività, nei social. Ne pubblicheremo uno l’anno su questo tema. Abbiamo poi una raccolta di poesie, due libri in lingua straniera, in inglese e tedesco oltre ad una collana di libri interdisciplinari fatti in lingue e poi altri testi che nascono da riflessioni scientifiche. Su Amazon ci sono già i titoli e le copertine: “La principessa lavagna” e “Sii social”.
Avete dei sogni per il futuro della casa editrice?
Ci piacerebbe stamparli….restiamo affezionati alla carta. Vorremmo aumentare la dotazione libraria della biblioteca, fare una campagna di crowdfunding o finanziamento collettivo.
Qual è stata la risposta degli studenti a questa iniziativa?
E’ nata da loro. I ragazzi sono incuriositi, migliorano la scrittura lavorando tra pari, sono molto attenti alle correzioni. Non c’è più un rapporto docente/alunno dettato da una verifica ma da un lavoro che si fa insieme per un obiettivo comune. La classe pioniera ha scritto dei libri a quattro mani, in autonomia. Un laboratorio creativo che ha permesso anche a me di rinnovarmi continuamente. E’ molto impegnativo questo lavoro ma si vedono veramente i frutti: una lezione non è mai uguale ad un’altra e questo è quello che conta.