Il progetto Webecome del Gruppo Intesa Sanpaolo favorisce la prevenzione e il contrasto di fenomeni di disagio sociale dei bambini tra i 6 e i 10 anni
Il progetto Webecome del Gruppo Intesa Sanpaolo nasce per favorire la prevenzione e il contrasto di fenomeni di disagio sociale dei bambini tra i 6 e i 10 anni.
Una piattaforma formativa online gratuita (www.webecome.it) con oltre 1.300 ore di video interviste, 150 materiali di approfondimento per 1.300 ore di formazione.
Sette i temi affrontati più una mappa di orientamento: il bullismo, presentato in termini di relazione, il cyberbullismo, cioè il valore della vicinanza e dell’amicizia, la diversità, rappresentata non come differenza, ma come unicità di ogni individuo con le proprie caratteristiche fisiche, etniche, religiose, la nutrizione, il gusto del cibo e l’interesse nella preparazione, le competenze trasversali come la capacità di imparare, il pensiero critico, la cooperazione, la curiosità, le dipendenze soprattutto digitali e, a scopo preventivo, da alcol e droghe, l’educazione civica, per creare cittadini adulti consapevoli.
La presentazione del progetto, che si indirizza a una platea potenziale di 2,5 milioni di studenti, 240 mila insegnanti e 18 mila scuole primarie, giunge al termine di oltre un anno di studio e sperimentazione che ha visto l’affinamento dei percorsi formativi e l’ampliamento degli approfondimenti disponibili.
A StartupItalia, per parlare del progetto, interviene Renato Dorrucci, Executive Director, Group Head of HR Development Policies and Learning Academy Intesa Sanpaolo.
L’intervista
Perché nasce Webecome?
Webecome nasce dalla volontà di Intesa Sanpaolo di essere acceleratore della crescita del Paese, non solo economica, ma anche sociale; in quest’ambito, il tema della “education” riveste un ruolo centrale per promuovere “cittadinanza attiva” e individui pronti ad affrontare le sfide di un mondo in cambiamento ad altissima velocità di trasformazione, in cui noi “adulti” per primi facciamo fatica ad orientarci. Con questa vocazione, Intesa Sanpaolo intende mettere le sue competenze al servizio della crescita del mondo della istruzione a tutti i livelli, partendo dai bambini in età da educazione primaria (6-11 anni), momento germinale di formazione della persona.
Qual è l’aspetto peculiare del programma e a chi si rivolge?
Il programma è unico nella sua proposta perché offre una pedagogia plurale e positiva per affrontare i temi del disagio. Avendo come destinatari “bambini” ci è sembrato più appropriato affrontare tematiche così delicate in logica di prevenzione e non di “cura”…e parlando di disagio, la prevenzione passa dal rafforzamento del se’…perciò i disturbi della nutrizione si affrontano educando al “gusto”, l’emarginazione del diverso, imparando a riconoscere il valore della unicità, ecc. Perché tutto ciò avesse successo, era importante rivolgersi certamente ai Bambini come destinatari ultimi coinvolgendo però tutta la comunità educante: insegnanti in primis, ma anche genitori.
Una proposta educativa sui temi del disagio e delle life skills? Si è fatto poco fin qui in Italia su questo argomento?
Sì, Webecome ha l’ambizione di contribuire a formare persone “immunizzate” dai malesseri del nostro tempo è cittadini migliori. Credo che effettivamente una proposta organica e strutturata mancasse, al netto degli sforzi individuali di tanti insegnanti e di qualche genitore. Webecome vuole offrire strumenti in primis agli insegnanti, ma anche ai genitori, per affrontare “con metodo” la crescita personale dei nostri bambini.
I percorsi formativi sono aperti anche a docenti e genitori. In cosa consiste questo?
Webecome propone agli insegnanti contenuti sulla prevenzione dei principali fenomeni di disagio ed un metodo per utilizzarli al meglio con la loro classe, assieme ad uno strumento di dialogo con i genitori su queste tematiche; come si usa dire, è un ecosistema, una piattaforma che aiuta a fare squadra, non una ricetta o un formulario. Resta centrale la sensibilità e – perché no? – la creatività dei nostri insegnanti nel fare il miglior uso di questo “strumentario”.
Quante scuole hanno già aderito? Più quelle del Nord o del Sud?
Oltre 100 scuole in 6 regioni, equamente distribuite tra Nord, Sud e – lo dico da romano – Centro, Puglia, Campania, Lazio, Veneto, Piemonte e Lombardia).
Sono previsti ulteriori aggiornamenti della piattaforma?
La piattaforma sarà aggiornata su base annuale dal team di Intesa Sanpaolo, con nuovi contributi e contenuti, ma si alimenterà nel quotidiano dei commenti e delle esperienze “postate” dagli insegnanti a valle dell’uso che ne faranno.