Si chiama Alkipaper ed è realizzato dalla neonata startup lanciata dall’Istituto Italiano di Tecnologia e da Novacart
Grazie a un percorso virtuoso tutto made in Italy, arriva un nuovo materiale green alternativo alla plastica. Si chiama Alkipaper ed è un materiale biocomposito con cui si possono realizzare oggetti come contenitori o suppellettili. A produrre questo innovativo materiale sostenibile è la neonata startup Alkivio, dal greco antico “la forza della vita”, lanciata dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e da Novacart. Alkivio Srl Società Benefit è stata fondata grazie a un finanziamento di circa 2 milioni di euro, investiti dalla multinazionale italiana, e porterà sul mercato Alkipaper che potrà essere impiegato per realizzare oggetti che attualmente vengono prodotti in plastica, in diversi comparti industriali: dal packaging all’agricoltura, dallo sport al design, dall’animal care fino agli oggetti di uso quotidiano o per la cura della persona e tante altre applicazioni.
L’investimento
IIT e Novacart assicurano che Alkivio è già in grado di produrre centinaia di chili di Alkipaper grazie a un impianto preindustriale installato nei laboratori di ricerca e sviluppo presso Novacart. La multinazionale italiana, specializzata nella produzione di forme di cottura in carta per il settore alimentare, dopo aver investito e sostenuto dal 2016 le attività del laboratorio congiunto di ricerca, realizzato con il gruppo Smart Materials di IIT presso la sede di Garbagnate Monastero, ha deciso così di sponsorizzare la costituzione della startup. Il centro di ricerca scientifica e la multinazionale spiegano che le attività di ricerca del laboratorio congiunto Iit@Novacart hanno portato oltre che alla fondazione della nuova azienda allo sviluppo di proprietà intellettuale concessa in licenza esclusiva ad Alkivio da Iit e Novacart.
La storia della startup Alkivio
La startup Alkivio ha sede in Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco, presso il quartier generale del Gruppo Novacart, e nel corso del 2023 installerà la propria linea di produzione industriale a pochi metri dalle produzioni Novacart, riuscendo così a trasformare a km zero il residuo di produzione, composto essenzialmente da carta, cartoncino e cellulosa, nel nuovo materiale Alkipaper. Trasformando così gli scarti, una spesa di gestione per la multinazionale, in una risorsa, cioè una “materia prima seconda” per ottenere un ulteriore prodotto ad alto valore commerciale in una logica di economia circolare.
«Con questo nuovo materiale biocomposito possiamo realizzare oggetti, contenitori, suppellettili di utilizzo quotidiano in svariati settori; soluzioni in grado di essere durature ma che, a fine-vita, non mostrano la resistenza tipica della plastica tradizionale», spiega l’amministratore delegato di Alkivio, Fulvio Puzone. A sua volta, il Presidente del Board di Alkivio, Carlo Anghileri, evidenzia che «innovazione e sviluppo sono elementi fondanti ogni azienda del Gruppo Novacart. In quasi 100 anni di storia abbiamo raggiunto una chiara leadership nei nostri settori di riferimento. Alkivio aprirà nuovi orizzonti e siamo felici di realizzare una produzione high-tech, green e di qualità, completamente italiana».
Alkipaper viene realizzato sotto forma di granuli (pellet) ed è utilizzabile da tutte le aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali quali la stampa ad iniezione, l’estrusione, la termoformatura, il soffiaggio e la stampa 3D, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti. Esistono ad oggi oltre 90 formulazioni diverse del nuovo materiale, alle quali corrispondono diverse caratteristiche meccaniche e fisiche. E si candida a sostituire la plastica in tanti settori che vedono una bassa quota di riciclo. La startup è in grado di produrre centinaia di chilogrammi del nuovo materiale grazie a un impianto preindustriale installato nei laboratori di ricerca e sviluppo di Novacart. Nei prossimi mesi con l’arrivo delle nuove strumentazioni inizierà la produzione su larga scala che raggiungerà le oltre 900 tonnellate annue di materiale, mentre nei successivi 24 mesi è prevista l’assunzione di oltre 10 ulteriori unità di personale.
Il team di Alkivio
Il team di Alkivio è composto da Fulvio Puzone, in arrivo dal Trasferimento Tecnologico di IIT ed oggi AD, Malena Oliveros, Maria Genovese ed Alexander Davis ricercatori IIT ed esperti di materiali innovativi divenuti Product Developer Alkivio che si dedicheranno all’attività di ricerca, sviluppo e produzione. Il team operativo è strettamente affiancato dalla Novacart presente ampliamente nel board della società.