La piattaforma irlandese, che ha sviluppato un sensore per le arnie, amplia le operazioni: oltre che per malattie e pesticidi sarà utile contro i calabroni assassini
Una specie su dieci di api e farfalle europee è a rischio di estinzione e una specie su tre vede la propria popolazione in declino. In tutta l’Unione Europea ci sono 17 milioni di alveari e 600mila apicoltori che producono ogni anno circa 250mila tonnellate di miele. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi insetti, così importanti per gli equilibri degli ecosistemi, è stata perfino istituita nel 2017 dall’Onu una giornata mondiale, che cade il 20 maggio.
Che cos’è ApisProtect
ApisProtect è una startup irlandese che si dedica proprio alla gestione e difesa degli alveari. Ha appena annunciato un passo importante: l’ingresso sul mercato statunitense del suo sistema di monitoraggio degli alveari a base di intelligenza artificiale. Con i dispositivi di ApisProtect gli apicoltori possono infatti ricevere direttamente sul proprio smartphone informazioni molto precise sullo stato di salute del loro allevamento, dettagli che altrimenti rimarrebbero del tutto ignoti.
L’analisi degli alveari
“Gli apicoltori spesso fanno affidamento su controlli manuali costosi e dispendiosi in termini di tempo per comprendere lo stato di salute degli alveari – si legge sul sito dell’azienda – tuttavia, la ricerca di ApisProtect mostra che l’80% delle ispezioni manuali degli alveari non richiede di fatto alcuna azione sugli alveari mentre al contrario disturba le api e rischia di uccidere la regina”. Per questo malattie, parassiti e altre problematiche possono essere individuati grazie a questo sensore, le cui informazioni vengono poi analizzate da un algoritmo, da installare all’interno delle arnie. Il dispositivo registra i parametri ambientali ma raccoglie anche un gran numero di informazioni sul comportamento delle api attraverso l’analisi del suono della colonia. Il tutto per mantenere in salute l’alveare, incrementarne le dimensioni e comprenderne la produttività.
L’utilità in termini ambientali
Un sistema che mentre aiuta gli apicoltori svolge di fatto un lavoro essenziale in termini ambientali viste le continue minacce a cui vanno incontro le api, che passano dai pesticidi alla perdita dell’habitat fino alle monocolture e appunto ai parassiti e ai cambiamenti climatici. Non ultime, specie dannose per la sopravvivenza come i calabroni assassini. Le api sono infatti fondamentali per l’impollinazione dei fiori, garantendone la persistenza in natura, evitandone l’estinzione e sostenendo anche la catena alimentare umana. Pochi sanno infatti che un terzo del nostro cibo dipende dall’impollinazione degli insetti: solo in Europa, oltre 4mila tipi di verdure. Molte colture sarebbero profondamente colpite da un calo degli insetti impollinatori come api, bombi e farfalle.
“La tecnologia ApisProtect potrebbe essere uno strumento utile per rilevare i calabroni assassini come una potenziale nuova minaccia per gli alveari in questa stagione di impollinazione – spiega Pádraig Whelan, cofondatore e chief science officer di ApisProject – i calabroni assassini possono spazzare via un alveare in poche ore. La nostra piattaforma può individuare la data in cui un alveare muore e distinguere se la distruzione è stata graduale o improvvisa. Se un alveare è sano un giorno e distrutto il giorno successivo, l’apicoltore viene avvisato anziché dover attendere la successiva ispezione manuale programmata”. Dando così priorità e magari salvando altre arnie nella stessa area o in altre zone limitrofe. Da oggi quella tecnologia europea è dunque a disposizione anche della salute delle api statunitensi.