Oltre 140mila soci, quasi 500 cantine cooperative, 9mila addetti: cosa fa la piattaforma Etilika per sostenere le cantine sociali, architravi della produzione vitivinicola del paese
Su dieci quintali di uva prodotti in Italia, sei arrivano dalle cantine sociali. Un fenomeno fondamentale per il settore che coinvolge oltre 140mila soci, quasi 500 cantine cooperative, 9mila addetti e muove un giro d’affari di circa 4,3 miliardi di euro. Sono i numeri di una realtà che permette ai piccoli viticoltori di unirsi in produzioni di qualità e ammortizzare costi fissi. L’obiettivo è ovviamente ottenere vini di qualità ma a un prezzo competitivo nonché assicurare ricadute sociali virtuose sul territorio per chi ci lavora, per i paesaggi, per l’indotto.
Un fenomeno dalle radici storiche
Si tratta di realtà nate a inizio Novecento e che si sono poi affermate a partire dagli anni Settanta. Prima in Francia e poi in Italia. Oggi sono anche laboratori d’innovazione: da una parte, infatti, gli associati delle cantine sociali sono spesso costituiti nuclei familiari che, come custodi della tradizione, si dedicano con attenzione all’agricoltura e alla lavorazione della terra, prendendosi cura dell’ecosistema naturale e valorizzando il territorio con una conduzione agronomica votata alla sostenibilità e all’aspetto biologico. Dall’altra invece le cantine sociali mettono in campo una serie di professionalità, strategie e strumenti fino a qualche anno fa meno diffusi: agronomi specializzati sul territorio, vinificazione separata delle uve proveniente dalle particelle più vocate, automazione, sensoristica e tecnologie moderne in grado di assicurare sempre valori organolettici di altissimo livello.
Il boom dell’e-commerce anche per le cantine sociali
Le cantine sociali possono dunque avere un impatto positivo sotto tanti punti di vista, soprattutto in un anno complesso come quello appena trascorso: da una parte c’è stata un’inevitabile flessione del settore Ho.Re.Ca (ristorazione, caffè e così via), dall’altra un aumento di domanda di vino nella grande distribuzione e il boom esplosivo dell’e-commerce. Senza dimenticare che in un sistema vitivinicolo frammentato come quello italiano le cantine sociali hanno il pregio di creare aggregazione e valorizzare il tessuto produttivo.
“L’evoluzione fondamentale per le cantine sociali, sulla scia di quelle Alto Atesine, da sempre le più innovative, è rappresentata dall’ottenimento di un risultato qualitativo maggiore ottenuto seguendo quotidianamente in ogni fase i conferitori di uve nella cura del vigneto, nelle procedure e tecniche agronomiche; in altre parole adesso viene pianificata e controllata tutta la filiera e questo consente un risultato più omogeneo e di alto livello – sottolinea Giampaolo Bertini, product manager di Etilika, l’enoteca online specializzata nella ricerca, selezione e vendita dei migliori vini made in Italy – inoltre, è migliorato l’approccio al mercato, con primi passi importanti per dare spazio sia alla tradizione che ai prodotti, attraverso il marketing e la promozione”.
Gli strumenti di Etilika per la cantine sociali
Etilika sta lavorando per valorizzare il mondo delle cantine sociali non solo tramite il tradizionale canale di vendita dell’e-commerce, con un posizionamento molto alto rispetto ai concorrenti, ma anche dando spazio al racconto di queste realtà attraverso la voce dei produttori. Proprio per creare e rafforzare il legame tra consumatori, produttori e territori di cui le cantine sociali sono rappresentanti. “È per noi fondamentale, proprio al fine di far emergere il più possibile queste realtà, dare la possibilità di far raccontare il prodotto con le voci dei produttori, in grado di trasmettere contenuti e valori ancora troppo spesso sconosciuti al cliente finale”, aggiunge Bertini.
Le cantine sociali sono infatti tra i protagonisti de “I Winecast di Etilika”, un format fatto di centinaia di brevi contenuti audio in cui, per la prima volta su una piattaforma di e-commerce, i produttori raccontano in prima persona le caratteristiche dei propri vini, offrendo ai clienti un’esperienza originale e di valore. In un viaggio da Nord a Sud, Etilika ha dunque selezionato tre cantine sociali che, custodi del loro territorio, si aprono all’innovazione e puntano sull’e-commerce per dare “voce” a tutti i loro produttori.
Cantine Europa in Sicilia
In Sicilia, in provincia di Trapani, la cooperativa “Cantine Europa” raccoglie per esempio i produttori di grandi dimensioni che hanno avviato un processo di sviluppo basato sulla sostenibilità e la qualità. Il vino arriva in tavola con l’etichetta “La Sibiliana”, un brand che unisce i prodotti provenienti dalle migliori uve, selezionate per ottenere prodotti territoriali di qualità. Tra i vini a marchio storico di Cantine Europa spicca il Nero d’Avola Eughenes di Sibiliana, frutto delle uve selezionate dai vigneti che crescono sulle colline del trapanese, su suoli argillosi, ricchi di minerali. Di colore rosso rubino luminoso, si caratterizza per note fruttate di prugna, lamponi e amarena sotto spirito, note floreali di violetta e geranio, delicati richiami speziati alla cannella e al tabacco.
Cantina Vignaioli di Scansano in Toscana
Nata nel 1972 nel cuore della Maremma toscana, la Cantina Vignaioli di Scansano produce invece solo vini della tradizione. L’impegno per la valorizzazione della tradizione si unisce però a uno sguardo rivolto al futuro, con grande attenzione alla sostenibilità di tutti i processi, risorse energetiche rinnovabili, riduzione impatto ambientale sia in vigna che in cantina. Tra i vini più rappresentativi della cooperativa c’è il Roggiano, Morellino di Scansano DOCG, composto al 95% di Sangiovese e al 5% da Alicante: le uve arrivano dai vigneti dei soci, situati tra 200 e 300 metri di altitudine e coltivate su terreni principalmente composti di arenarie e limo. Il Roggiano della Cantina Vignaioli di Scansano si presenta di colore rubino pieno con giovanili riflessi purpurei e in bocca è vivo, con freschezza e bei tannini ingentiliti dal frutto. Perfetto con una selezione di salumi e pecorini maremmani, come con gli gnocchi di pane al cinghiale.
Cooperativa di produttori Cantina d’Isera in Trentino
Costituita oltre cento anni fa in Trentino, la Cooperativa di produttori Cantina d’Isera si contraddistingue per l’attenzione ai particolari e una grande incisività sul territorio: è infatti costituita da 150 famiglie, custodi delle tradizioni locali, che tramandano attraverso le generazioni la passione per la viticoltura attraverso i grandi classici tra cui il Marzemino simbolo di questa terra generosa e gentile. Tra i vini che meglio raccontano questa realtà c’è il Moscato Giallo, una varietà aromatica che vanta una tradizione secolare nella regione. Viene infatti coltivato a macchia di leopardo in moltissimi vigneti dei soci produttori della cooperativa. L’uva quando raggiunge la maturazione si contraddistingue per una buccia gialla, spessa e profumata e nel bicchiere permette di cogliere sensazioni aromatiche e note di lavanda.