I prezzi aumentano, ma non tanto quanto per auto e aerei. C’è poi il tema ambiente
La sostenibilità è una questione di scelte, ma anche di portafoglio. Non sempre la scelta green è quella più economica, anche se è quella la direzione che industria ed economia dovrebbero prendere. Come consumatori non possiamo fare altro che mettere sul tavolo le opzioni. Lo facciamo quando dobbiamo scegliere di andare in vacanza, ad esempio. Come ci arriviamo? Auto, aereo, nave, treno? E una volta arrivati che mezzo di trasporto preferiamo? In un’estate torrida, con il caos negli aeroporti e il caro carburante la complessità aumenta, e così le incertezze sul futuro. «C’è un dato in controtendenza: dopo due anni di chiusure, ora c’è molta più voglia di viaggiare. A marzo 2022, secondo un nostro studio, è emerso che il 74% degli italiani sogna di fare qualcosa di nuovo nelle proprie vacanze». Andrea Saviane è il country manager di Trainline, società UK che mette a confronto i prezzi dei biglietti ferroviari attiva anche nel nostro paese. Un passato in BlaBlaCar (con il medesimo incarico), è un esperto di quanto il digitale continui a rivoluzionare il mondo dei trasporti.
Intervista ad Andrea Saviane (country manager Trainline)
Non è un’estate tranquilla per i trasporti. Basterebbero le immagini dagli aeroporti, con caos e cancellazioni. Come vedete questo momento?
Andrea Saviane: «Senz’altro è un momento caldo. Credo però che il treno sia in una situazione differente rispetto ad aereo e automobile. In più si sta anche sedimentando l’idea che il treno ha un impatto ambientale minore. Sulla nostra piattaforma abbiamo registrato un +103% di passeggeri che hanno prenotato un biglietto rispetto al 2021. C’è una forte domanda, anche di stranieri. Gli americani sono saliti del 137% rispetto al periodo pre covid. Fino a pochi anni fa era scontato prendere l’auto a noleggio, ora meno. È un trend molto recente».
L’Italia dal punto di vista dell’offerta turistica è sufficientemente digitale?
Andrea Saviane: «Abbiamo fatto passi da giganti negli ultimi cinque anni. La pandemia ha dato un’accelerazione: ha reso plateale ad autorità e operatori che bisogna lavorare su biglietti digitali, su piattaforme per prenotare e gestire i viaggi. Nel settore accomodation credo ci sia ancora molto da fare, ma nel mondo dei trasporti l’offerta italiana non è deficitaria rispetto a Francia, Spagna, Germania. Tutti i viaggi in treno sono digitalizzati. Anzi, abbiamo digitalizzato prima degli altri. Forse ci siamo abituati a vederci sempre in difetto rispetto all’estero. A guidare questa trasformazioni sono state le grandi città».
Hai avuto un’esperienza anche da country manager di BlaBlaCar. Come sta cambiando il turismo grazie al digitale?
Andrea Saviane: «La tecnologia è un fattore abilitante per far sì che il turista, anche quello non abituato a viaggiare, abbia sempre le informazioni. Oggi il turista sa che può esserci un’esperienza più dinamica, last minute, senza pensare all’organizzazione. Tutto questo migliora il viaggio».
L’inflazione aumenta. Che impatto avrà sul turismo?
Andrea Saviane: «Al momento se guardiamo al treno sta registrando l’aumento dei prezzi minori. Gli analisti sono concordi nel dire che il traffico aereo e su ruota subirà un impatto lato prezzo molto più forte. C’è un tema di shift modale verso il treno».