Il gruppo svizzero, che già produce borse e abbigliamento dal Pvc esausto dei teloni, prova a chiudere il cerchio: i vecchi accessori torneranno coperture per i tir
Vita eterna ai teloni dei tir. Sembra affare da poco ma in un sistema come quello europeo, e in particolare italiano, in cui il grosso delle merci si sposta su gomma, le coperture dei camion rivestono un ruolo notevole anche sotto il profilo ambientale. Freitag, il brand svizzero che realizza borse e altri accessori proprio a partire dai teloni esausti, inverte in qualche modo la marcia: ha avviato una serie di collaborazioni con diversi partner industriali per sviluppare coperture per camion al 100% a prova di economia circolare. L’obiettivo è dunque chiudere il ciclo dei materiali, regalando un po’ di verde in più anche al traffico pesante europeo.
Prima dei teloni, la linea F-Abric
Pensare e agire in modo circolare è d’altronde la filosofia aziendale di Freitag da più di 25 anni. “Oggi ci proponiamo di riflettere in primis su come contribuire a trasformare l’industria dei trasporti a monte in un materiale riciclabile, cosa che darà modo anche a noi stessi di agire in cicli infiniti” spiega Daniel Freitag. Il primo passo è stato fatto per esempio con F-Abric, una linea d’abbigliamento 100% compostabile sviluppata internamente (e interamente) dal marchio zurighese. Ora si riparte dalle origini: le borse a fine vita, e molti altri oggetti e accessori, torneranno ciò che erano. Cioè teloni ma stavolta riciclabili.
Lunga vita al PVC dei teloni
Dopo cinque o dieci anni sulla strada, infatti, è il momento di dare nuova e lunga vita al PVC di cui sono composti i teloni, convertendolo in borse. Successivamente, il ciclo di vita dei prodotti e dei materiali viene ulteriormente esteso tramite offerte di riparazione e scambio. Prima o poi, però, anche la borsa più instancabile cede, e non le rimane altro che aspettare di essere incenerita. “A Zurigo, tale pratica genera perlomeno un po’ di teleriscaldamento per la nostra sede centrale – afferma Markus Freitag, l’altro fratello che insieme a Daniel ha fondato il gruppo nel 1993 – l’ideale tuttavia sarebbe regalare ai teloni usati dei camion una vita non solo nuova, ma anche eterna”.+
Poco più di un anno fa Freitag ha quindi deciso di avviare lo sviluppo di un nuovo tipo di telone riciclabile. Dovrà essere robusto, durevole, idrorepellente e pratico quanto il suo predecessore in PVC. Invece di finire nella spazzatura il nuovo telone si inserirà quindi nel ciclo biologico o industriale: a fine vita si decomporrà nei compostatori o potrà essere scomposto in materiali tecnici da cui nasceranno poi nuovi teloni o altri prodotti. Incluse nuove borse Freitag.
L’iter che ha messo insieme l’industria dei teloni
Questa incursione in un campo ancora sconosciuto ha visto doppiamente protagonista il ruolo dei “Circular technologist” di Freitag, figure specializzate proprio in questi complicati processi. Utilizzando i contatti del lavoro quotidiano, come spedizionieri e assemblatori di teloni, il team di progetto ha sondato la catena di fornitura dei teloni e ha cercato partner interessanti e interessati con il necessario know-how su materiali, prodotti chimici e compositi. Insieme ad aziende ed enti di controllo dei processi nel settore dell’economia circolare e dei test sui materiali è stato così messo in piedi un collettivo eterogeneo di partner altamente motivati che stanno lavorando alla rivoluzione dei teloni secondo un metodo agile a più corsie e orientato agli obiettivi. Il risultato sarà un telone in tessuto robusto e con un rivestimento morbido, idrorepellente e antisporco fatto di una plastica sintetica o a base biologica. Il problema è come i due componenti principali possano poi essere scomposti di nuovo nei loro materiali di base e riutilizzati o compostati, ciascuno separatamente o entrambi allo stesso tempo. Questo gruppo di sigle ci sta lavorando e anzi ha già trovato alcune risposte parziali sotto forma di possibili materiali e vari composti.
I prototipi sono pronti
Per garantire che tutte le fasi di produzione e i componenti chimici possano davvero essere definiti riciclabili e circolari, vengono valutati dal partner innovativo Epea GmbH secondo la metodologia Cradle to Cradle. “Con questa pretesa molto ambiziosa del concetto di circolarità, non ci stiamo certo facilitando le cose” ammette Anna Blattert, uno dei due Circular technologist di Freitag. I prototipi, però, già ci sono e pare che dai test siano andati alla grande: “Mi allieta particolarmente il fatto che il materiale di rivestimento a base biologica in alcuni casi si comporti addirittura meglio della plastica tradizionale nei test pratici di resistenza. Vogliamo assolutamente proseguire su questa strada, anche se richiede ancora un po’ di lavoro di sviluppo in più” spiega Bigna Salzmann, l’altra “tecnologa circolare”.
I cambiamenti dell’industria dei trasporti
“L’intera industria dei trasporti e della logistica è attraversata da cambiamenti dirompenti. I camion autonomi, la digitalizzazione e il motore elettrico stanno cambiando radicalmente la logistica dei trasporti. Quello che manca al settore è un materiale sostenibile in un ciclo chiuso. È qui che entriamo in gioco noi come riciclatori, certo senza accantonare gli interessi personali” conclude Oliver Brunschwiler, company lead. Il fronte è il 2022, quando il primo telone sarà montato sul primo camion che proteggerà. Tuttavia, prevedere quando il nuovo prodotto entrerà nella produzione di serie e il ciclo delle coperture per camion potrà essere chiuso è un’impresa ardua. Ma, se tutto procede secondo i piani di Freitag, l’attesa non sarà più così lunga. Serviranno almeno altri cinque lunghi anni di viaggi prima che si possano ricavare borse da questi teloni: si tratterà delle prime borse del gruppo elvetico realizzate a ciclo chiuso.