La Banca dei regolamenti internazionali, la Banca di Spagna, la Bundesbank tedesca e la Banca centrale europea stanno lavorando a un progetto sperimentale chiamato “Gaia AI“, utilizzato per analizzare i dati aziendali sulle emissioni di carbonio, sull’emissione di obbligazioni verdi e sugli impegni di zero emissioni comunicati da imprese e corporate. Così anche le banche centrali impiegano l’intelligenza artificiale per raccogliere dati al fine di valutare i rischi finanziari legati al clima. Scopriamo più nel dettaglio i progetti.
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L’AI per il rischio finanziario
Le autorità di regolamentazione di banche, assicurazioni e gestori patrimoniali hanno bisogno di un’elevata quantità di dati per valutare l’impatto del cambiamento climatico sulle istituzioni finanziarie. Tuttavia, l’assenza di un unico standard di rendicontazione li mette di fronte a un mosaico di informazioni pubbliche non sempre facile da reperire. Con Gaia AI si rende più semplice il confronto degli indicatori sui rischi finanziari legati al clima, secondo quanto hanno affermato le banche centrali in una dichiarazione congiunta. In particolare, Gaia si concentra sulla definizione di ciascun indicatore, piuttosto che sul come i dati vengono etichettati. Questo approccio rende possibile estrarre e analizzare una moltitudine di KPI da un gran numero di istituzioni, aprendo la possibilità di analisi del rischio climatico su una scala che sinora non era stata possibile. Le società quotate, comprese banche e assicurazioni, oggi si trovano di fronte a nuove informative obbligatorie relative all’impatto ambientale, che porteranno alla redazione di informazioni più dettagliate rispetto agli approcci volontari finora adottati. Le banche centrali hanno affermato che un possibile prossimo passo potrebbe essere quello di rendere Gaia come servizio aperto per gli analisti e disponibile al pubblico.