Dopo quello di Skellefteå, nel Nord della Svezia, realizzato anche grazie ai capitali di Volkswagen e BMW, ai Torslanda sorgerà il secondo impianto di batterie elettriche per una giovane realtà già punto di riferimento per diversi marchi automobilistici europei
Soltanto poche ore fa vi avevamo raccontato che la startup francese Verkor e il marchio connazionale Renault intendono costruire, in un’area di 150 ettari nei pressi nel Nord dell’Hexagone, nei dintorni di Dunkerque, una nuova fabbrica di accumulatori. Non abbiamo fatto in tempo a digerire la notizia che una nuova alleanza tra una startup e una casa automobilistica si è fatta avanti: questa volta a scendere in campo sono le svedesi Volvo da un lato e Northvolt dall’altro.
Il progetto rientra all’interno della joint venture avviata tra Volvo e Northvolt che prevede di investire non meno di 30 miliardi di corone (2,9 miliardi di euro) in un centro ricerca e sviluppo e in un impianto di batterie di ultima generazione da destinare ai modelli elettrici di Volvo e Polestar, divisione sportiva della casa automobilistica svedese specializzata in motorizzazioni EV.
Cosa sappiamo sul maxi impianto di Northvolt
La gigafactory, si apprende dalla startup, sarà costruita a Torslanda, all’interno della municipalità di Göteborg, un posto non casuale dato che proprio là ha sede il principale impianto di assemblaggio della stessa Volvo. Così come Verkor assemblerà e produrrà batterie essenzialmente per soddisfare il fabbisogno di Renault e Alpine, allo stesso modo Northvolt lavorerà per Volvo – Polestar.
Affine pure la tabella di marcia: i lavori di costruzione inizieranno nel 2023, mentre la gigafactory entrerà in funzione nel 2025. Secondo le parti in causa, l’impianto Northvolt – Volvo creerà fino a 3.000 posti di lavoro e avrà una capacità produttiva fino a 50 GWh, abbastanza per “fornire batterie per circa mezzo milione di auto all’anno”.
Dopo quello di Skellefteå, nel Nord della Svezia, realizzato anche grazie ai capitali di Volkswagen e BMW, quello di Torslanda sarà il secondo impianto di batterie elettriche per una startup che ha registrato una crescita record in pochissimo tempo, fino a diventare cruciale per l’approvvigionamento di diverse case automobilistiche dell’Europa continentale e settentrionale.