Google ha annunciato un investimento strategico – senza comunicare la cifra economica – nel settore dello stoccaggio di energia a lunga durata (LDES). Ha infatti stretto una partnership con l’italiana Energy Dome, per «sostenere diversi progetti commerciali a livello globale per implementare la loro tecnologia LDES».
Su StartupItalia avevamo intervistato Claudio Spadacini, founder e Ceo dell’ex startup che nel 2023 ha chiuso il round Serie B da 55 milioni di euro. «Siamo lieti – ha detto Spadacini commentando la partnership con la Big Tech – di dare il benvenuto a Google come investitore in Energy Dome, sottolineando il nostro impegno congiunto per una visione condivisa».

Come funziona la batteria di Energy Dome su cui punta Google
La nuova batteria a CO2 di Energy Dome è capace di immagazzinare l’energia pulita in eccesso e poi reimmetterla nella rete per 8-24 ore. «Grazie a questa partnership commerciale e all’investimento nell’azienda – ha dichiarato Google – riteniamo che questi progetti possano sbloccare nuova energia pulita per le reti in cui operiamo entro il 2030».
L’LDES Council stima che l’implementazione di fino a 8 terawatt (TW) di LDES entro il 2040 potrebbe portare a un risparmio annuo di 540 miliardi di dollari a livello mondiale. «Raggiungere Net-Zero prima del 2050 non è solo un mero obiettivo – ci spiegava qualche anno fa il Ceo Spadacini – è una scadenza che non possiamo permetterci di posticipare. E per poterlo raggiungere, il mondo ha bisogno di sistemi di accumulo di energia efficienti, oltre che competitivi».