Nei prossimi 10 anni è previsto un boom di immatricolazioni: la mobilità pulita vale decine di miliardi. Ma sono ancora poche le colonnine installate. A Milano qualcosa si muove (nel vero senso della parola)
Muoversi senza gasolio o benzina passando all’energia elettrica. Più che un vezzo, una necessità, soprattutto in molte regioni del nord Italia. I blocchi del traffico non si contano, le rottamazioni forzate – a Milano, dopo la proverbiale Area C è entrata in vigore Area B – sono ormai una realtà con cui moltissimi devono fare i conti. La risposta, pare, è nelle auto elettriche.
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E c’è un side effect, un effetto collaterale. La politica ambientale sta diventando il volano per una moltitudine di nuove imprese. Ad esempio, quelle che fanno car-sharing, sia classico che nelle innovative (e molteplici) declinazioni degli ultimi anni. Non mancano le idee che nessuno ha ancora avuto: a battere tutti sul tempo, in questo caso, è una startup italiana.
Ricarica le auto elettriche con un’app
Si chiama E-Gap, e il business è semplice. Cosa succedere quando finisce la batteria del cellulare? Si cerca una presa di corrente. In termini automobilistici, una colonnina per la ricarica. Ma non sempre la fonte di energia è disponibile o vicina. Anzi: sappiamo bene che in Italia trovarne una è un’impresa paragonabile alla ricerca del Sacro Graal. Così E-Gap offre una ricarica veloce e prenotabile via app per i possessori di veicoli elettrici. E’ possibile grazie a un furgoncino che si muove per la città e distribuisce corrente a chi ne ha bisogno.
Il servizio si prenota dal telefonino grazie a un’applicazione ed è disponibile ovunque si trovi il veicolo (compresi parcheggi e sotterranei) con una potenza di ricarica pari ad una colonnina di tipo fast charge a 50 kWh. Il costo dipende dalla quantità di energia erogata e dal preavviso con cui si richiede l’intervento del van.
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Per ora la ricarica mobile è attiva solo a Milano: il servizio nel capoluogo lombardo è stato inaugurato nei giorni scorsi. Ma la startup, che al momento si finanzia grazie alla fiducia di amici e familiari, ha progetti internazionali di tutto rispetto: nel piano di espansione ci sono Roma, Parigi, Berlino, Londra, Amsterdam, Stoccarda, Madrid, Utrecht e Mosca.
“Siamo il primo operatore mobile di servizi di ricarica in Europa, e forniamo energia non solo alle macchine, ma anche alle moto, agli scooter, ai monopattini” spiega a StartupItalia il responsabile del marketing Francesco De Meo.
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Un business che potrebbe crescere in fretta. Secondo i dati dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, nel 2020 l’Europa triplicherà il numero attuale di auto elettriche in produzione (ad oggi sono circa i 20 modelli) con l’ingresso sul mercato di nuove case automobilistiche.
Auto elettriche: il mercato varrà decine di miliardi
“In Italia i veicoli elettrici sono sempre più diffusi: nella prima metà del 2018 sono stati immatricolate l’89% di auto elettriche in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente” prosegue De Meo.
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Nonostante a oggi, nel nostro Paese, l’ibrido e l’elettrico rappresentino soltanto il 3,5% (dato aggregato) del parco vetture circolante, le stime per il futuro segnalano un boom in arrivo: entro il 2030 i veicoli elettrici toccheranno quota 5 milioni (dagli attuali 10.000), complici il calo dei prezzi e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica sul territorio.
Secondo il recente Rapporto Ambrosetti, inoltre, nel comparto potrebbe crearsi un giro d’affari cumulato compreso tra 24 e 100 miliardi di Euro entro il 2025 e tra i 68 e i 303 miliardi di Euro entro il 2030. Prevedile che il mercato sarà aggredito da nuovi player. Una sfida che la startup italiana è pronta a raccogliere.