Il 2016 di bar e ristoranti si è aperto promuovendo una cultura green. Spazio al cibo locale, cambio menu ogni 3 mesi, materie prime di stagione, filiera corta. L’innovazione all’insegna della sostenibilità
La Fipe, Federazione Italiana dei pubblici esercizi, ha iniziato il 2016 con ottimi propositi: attenzione agli aspetti ambientali, accurata scelta delle materie prime, filiera corta. La federazione sta infatti lavorando alla realizzazione di un documento con alcuni suggerimenti da mettere in pratica ad opera dei gestori di bar e ristoranti, per rendere il proprio locale sempre più “green”.
Bar e ristoranti green
La cultura della sostenibilità sarà tra gli obiettivi prioritari della federazione per il 2016, anche per sfatare alcuni “falsi miti” che assocerebbero la scelta di una filosofia green a maggiori costi per chi possiede un pubblico esercizio. Anche chi vorrebbe ridurre l’impatto ambientale della propria attività, spesso non ha gli strumenti e le conoscenze per farlo; le iniziative della Fipe per il 2016 saranno indirizzate quindi alla creazione di percorsi, che sappiano fornire valide risposte a chi vuole sposare una filosofia sostenibile nella gestione della propria attività.
La sostenibilità permette di risparmiare
«Uno dei principali pregiudizi vede la sostenibilità come una scelta dai costi elevati, in realtà comporta risparmi sul lungo periodo e importanti vantaggi anche nei confronti della clientela – commenta Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe -. Ad esempio, consumando prodotti locali, di stagione e a chilometro zero, e prestando particolare attenzione al tema degli imballaggi, si può arrivare a ridurre anche in modo significativo le emissioni di gas serra. Inoltre, con l’accorciamento della filiera, i prezzi ne risentono in modo positivo». Secondo Stoppani, in Italia lo scenario evidenzia un progressivo orientamento a pratiche green di bar, ristoranti e locali, tuttavia il panorama risulta frammentato e disomogeneo.
Il green che piace alla clientela
Tra gli aspetti di maggior importanza per un bar o ristorante più sostenibile ci sono: l’importanza di cambiare il menù ogni tre mesi per privilegiare la stagionalità delle materie prime, la scelta di alimenti a filiera corta, l’attenzione nel promuovere a tutto il team di lavoro, fornitori compresi, una cultura del risparmio energetico, con particolare attenzione alla scelta delle fonti rinnovabili, il corretto conferimento dei rifiuti nella raccolta differenziata in base alle regole dei propri Comuni di riferimento. «I consumatori italiani – conclude Stoppani – sono sempre più informati, consapevoli delle problematiche ambientali e attenti agli aspetti di sostenibilità: una comunicazione completa e trasparente di quanto messo in atto per rendere “green” il proprio locale costituisce un’ulteriore modalità di accreditarsi favorevolmente verso i propri clienti e attirare nuovi target» .