La Cannabis (Sativa) in tavola? Si può: i semi sono ricchi di proteine, la farina è priva di glutine e può sostituire persino il malto nella preparazione di ottime chiare
In America in tutto il 2015 gli investimenti dei venture sui prodotti derivati dalla cannabis sono cresciuti da 63 deal del 2014 fino a 98, per una cifra che ha raggiunto solo negli ultimi tre mesi del 2015 67,9 milioni di dollari (dati CbInsights). Sempre negli States alcuni investitori come Slow Ventures finanziano sia servizi di consegna di erba (Medical marijuana) come Eaze, che food tech company come Bento e Din (di queste correlazioni abbiamo parlato QUI).
Mettiamo da parte l’interesse economico per il tema e i dati. E chiediamoci piuttosto, la canapa può essere utilizzata a tavola? Precisiamo: non si tratta si Cannabis Indica (ad alta concentrazione di THC, il principio attivo farmacologico e psicotropo) ma di Cannabis Sativa. Varietà da cui si ricavano semi, farina, olio e persino birra. Insomma niente indicazioni per preparare la torta alla marijuana, piuttosto ecco 5 dritte per conoscere e utilizzare al meglio i prodotti della canapa. Con una precisazione su tutte, la Cannabis Sativa è la varietà legale della pianta e in Italia si può coltivare dal 2002.
1. Tanta clorofilla e grassi (quelli insaturi) nei semi
La Canapa sativa è una coltivazione sostenibile, che non richiede molta acqua. E’ una pianta forte, che non ha bisogno di pesticidi ed erbicidi.I semi della Canapa sativa si spremono a freddo e sono ricchi di clorofilla. La percentuale di massa grassa si aggira sul 75% ed è ricca di grassi insaturi, quelli che non fanno male. Ha un punto di fumo estremamente basso, quindi si consiglia di utilizzarlo esclusivamente a crudo, anche per non perderne le proprietà. Ha un retrogusto nocciolato, è organoletticamente bilanciato ed è ideale per condire insalate. Una volta aperta la confezione, va conservata in frigo perché si altera facilmente.
2. Nella polpa la forza della Canapa (ricca di proteine)
Solo le piante femmine danno i semi da cui si ricava la polpa, la vera forza della canapa. Tutti i prodotti alimentari a base di canapa sono un concentrato di proteine, vitamine e grassi rigorosamente insaturi. La canapa contiene inoltre tutti gli amminoacidi essenziali, otto più uno che serve all’accrescimento dei bambini, motivo per cui è un alimento consigliabile anche nella dieta dei più piccoli. Per tutti questi motivi piace soprattutto ai vegani, che trovano nei prodotti ricavati da questa pianta un’egregia fonte di proteine, totalmente vegetale.
3. Anche in pasticceria
La buccia del seme è piuttosto dura, quindi viene scartata e si lavora solo la parte interna. Il seme decorticato è il prodotto più nobile, perché mantiene inalterate tutte le proprietà energetiche. Ha diverse possibilità di uso, dalle zuppe alle barrette energetiche, passando per la pasticceria. In quest’ultimo impiego, si può trattare esattamente come le mandorle, utilizzandolo intero o macinandolo a crudo per poi inserirlo negli impasti sotto forma di farina grezza.
4. Ridotta in farina, è adatta ai celiaci
Priva di glutine, è indicata anche per l’alimentazione dei celiaci e piace anche ai salutisti, per via delle sue qualità proteiche e del basso contenuto calorico (-21% rispetto a una farina di grano). Si può utilizzare in qualsiasi impasto, come biscotti, pasta, pane e così via. Tuttavia a causa della sua debolezza, negli impasti va considerata come farina da taglio, che va a sostituirsi alle altre farine per un quantitativo che non superi il 20%. In lievitazione, va tenuto conto della sua debolezza e per questo bisogna calcolare tempi di sviluppo più lunghi.
5. La birra alla Canapa
La canapa è anche un buon sostituto del luppolo nella preparazione della birra. Un’ottima notizia soprattutto per i microbirrifici del Sud, dove l’approvvigionamento di luppolo, che cresce solo in climi piuttosto rigidi, è ben lontano dal km zero. Al contrario, la canapa si coltiva bene anche nel Sud Italia.