Dal bollino blu al superbonus caldaie, tra crisi del gas e l’inverno alle porte, tutto quello che devi sapere per il funzionamento della caldaia, riducendone sprechi e costi
Manutenzione della caldaia nei mesi del caro-bollette: 6 consigli per ottimizzarne il funzionamento, riducendo sprechi e costi. Indicazioni pratiche e affidabili di Italtherm azienda emiliana che opera nel settore del riscaldamento autonomo-centralizzato e della climatizzazione da oltre 50 anni, specializzata nella realizzazione dell’intero ciclo del prodotto: dalla ricerca e sviluppo alla progettazione, dalla produzione alla commercializzazione, fino alla consulenza e assistenza pre e post vendita, in Italia e all’estero. Rispetto dell’ambiente e riduzione dei consumi di energia, sviluppando prodotti tecnologici, integrando fonti tradizionali a rinnovabili.
Efficientamento energetico e buon mantenimento della caldaia, particolarmente utile in questo periodo di rincari delle bollette.
Bollino blu e certificazione di sicurezza
Affinché una caldaia ottenga il bollino blu di efficienza energetica, un tecnico incaricato dovrà effettuare il controllo fumi dell’impianto. La normativa vigente prevede che la verifica dei fumi dovrà essere effettuata ogni due anni per gli impianti di potenza inferiore ai 35 kW alimentati a combustibile liquido o solido; ogni quattro anni, invece, nel caso di impianti fino a 100 kW alimentati a gpl. Il bollino blu ha un costo variabile a seconda della zona geografica, perciò gli utenti devono accertarsi delle normative vigenti sui rispettivi territori. Oltre al bollino blu, fondamentali per la buona salute della caldaia, sono i periodici controlli di sicurezza e revisione concordati con il tecnico.
Attivare la caldaia a una temperatura adeguata
Per ottimizzare i consumi delle caldaie a condensazione rapida e istantanea, un ulteriore consiglio riguarda la temperatura a cui si decide di far funzionare la caldaia. Una temperatura eccessivamente elevata, per esempio, 45°C-50°C, comporterà un inutile dispendio energetico, in quanto l’acqua scaldata dovrà essere miscelata con acqua fredda, prima di poter essere utilizzata.
Temperatura costante per evitare gli sbalzi di potenza
Specie nel caso di caldaie a condensazione è consigliabile mantenere gli impianti attivi continuativamente. Una semplice accortezza che renderà i singoli componenti della caldaia soggetti a minore usura.
Proteggere l’impianto da calcare, sabbia e ferro
Calcare, sabbia, ferro e sostanze simili sono una minaccia ingente per la caldaia, in quanto la loro eccessiva presenza potrebbe provocare danni e malfunzionamenti, con conseguente perdita di efficienza o perfino blocco della pompa. Pulizia costante con prodotti dedicati e in caso di acque dure o particolarmente ferrose, l’installazione di un addolcitore, sono operazioni consigliabili.
Sostituire una vecchia caldaia
Anche le caldaie mantenute in perfetta condizione hanno un ciclo di vita massimo, che sarebbe bene non superare. È il caso di impianti con più di 15 anni di vita, anche se è sempre bene regolarsi in base ai modelli e all’anno di installazione. In questo senso fino al 31 dicembre 2022 i consumatori potranno beneficiare, a seconda dei casi, di detrazioni fiscali al 50% o al 65%, con Ecobonus. Si può arrivare anche a detrazioni fiscali al 110% con il Superbonus 110%, se la sostituzione della caldaia comporta un aumento di almeno due classi di efficienza energetica, e viene eseguita contemporaneamente ai lavori ammessi al Superbonus 110%.
Manutenzione con i professionisti
È necessario effettuare una corretta e costante manutenzione della caldaia affidandosi solamente a professionisti competenti e autorizzati; questo comporta notevoli benefici per il consumatore, tra i quali evitare di incorrere in possibili sanzioni, come contenuto nel decreto legislativo n. 192 del 2005, che fissa la quota esigibile per mancata manutenzione della caldaia tra i 500 e i 3.000 euro.